L’allenatore della mischia era in campo nel famigerato 101-3 della Rugby World Cup 1999
LIONE – L’allenatore della mischia ordinata degli All Blacks Greg Feek e le seconde linee Brodie Retallick e Scott Barrett sono intervenute nella conferenza stampa della vigilia per parlare del match che li attende venerdì contro l’Italia a Lione.
“Io ero in campo in quel 101-3 della Rugby World Cup 1999 e ho affrontato l’Italia da tecnico quando ero all’Irlanda – ha detto Feek, che è considerato uno dei migliori allenatori della mischia ordinata in circolazione e ha ottenuto 10 caps internazionali tra il 1999 e il 2001 con gli All Blacks – Oggi devo dire che gli Azzurri sono una squadra molto più solida, con una grande propensione offensiva, hanno giocatori molto pericolosi e sono una squadra tatticamente acuta, ben allenata.”
“Ma quello che non è cambiato in tutti questi anni è il loro essere duri. È una cosa che non ti scordi, ancora mi ricordo i colpi di quella volta. Continui a ricordare che hai giocato contro di loro, lo risenti sul corpo. E so che questo non è cambiato, è una cosa che ritroveremo sicuramente anche domani.”
“Sarà come sempre una partita molto fisica e combattuta nei primi 20 minuti – ha chiuso – Noi ci siamo preparati al meglio possibile per quello che stiamo per affrontare.”
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Il traguardo di Sam Whitelock, l’All Black con più presenze di sempre
“Sam sta per fare qualcosa che non è mai stato fatto prima – ha detto Scott Barrett, compagno di nazionale e di franchigia – Giocare accanto a lui per tutta la mia carriera è stato fantastico. Sono sicuro che quando toccherà a lui domani sera contro l’Italia farà quello che ha sempre fatto con questa maglia.”
La parola è poi passata a Brodie Retallick, che lo ha invece accompagnato a lungo nel suo percorso internazionale: “Giocare 149 presenze è qualcosa di incredibile dal punto di vista fisico e mentale, soprattutto per il tipo di rugby che gioca.”
“La caratteristica principale di Sam è quella di essere un amante della competizione, di aver sempre spinto per continuare a migliorare e essere a questo livello. Farlo per così a lungo è un grande traguardo. Giocare tanti test match al suo fianco è stato speciale, ma ancora di più competere ogni settimana con lui in allenamento mi ha consentito di tirar fuori il meglio di me.”
Il seconda linea dei Chiefs è poi passato a raccontare che partita si attende sul prato del Parc Olympique Lyonnais: “Per noi non c’è una pressione maggiore del normale su questa partita. È vero che non abbiamo ottenuto il risultato atteso contro la Francia, ma siamo ad una Rugby World Cup, è questo che mette un po’ più di pressione in generale, non questa specifica partita.”
“Credo che non dobbiamo farci distrarre da quello che l’Italia possa o non possa portare in campo domani, ma assicurarci di dominare la partita dall’inizio. Abbiamo studiato gli avversari, la loro struttura di gioco, i loro punti di forza, ma credo che i titolari avranno un importantissimo compito: portare il momentum della gara dalla nostra parte. Ognuno di noi dovrà assicurarsi di fare il meglio e avere fiducia che il compagno faccia altrettanto.”
Lorenzo Calamai
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