Il mediano di apertura Azzurro vuole ripartire dall’entusiasmo con cui è iniziata l’era di Kieran Crowley
Sulla sconfitta dell’Italia con la Nuova Zelanda si è già detto e scritto molto. Al netto del divario ampio però rimane un match che è terminato con un punteggio di classifica di 5 a 0 e gli Azzurri devono necessariamente guardare avanti.
Il calendario della Rugby World Cup infatti prevede che la fase a gironi della nazionale allenata da Kieran Crowley prosegua a Lione alle ore 21.00 del 6 ottobre 2023.
Italia-Francia è una partita che ufficialmente può ancora qualificare Lamaro e compagni ai quarti di finale, ma dal ritiro di Bourgoin Jailleu la volontà adesso è soprattutto quella di rialzare la testa senza pensare a troppi calcoli numerici.
Lo ha spiegato bene Paolo Garbisi, uno dei giocatori Azzurri che milita nel Top 14 francese e che conosce da vicino la squadra che andrà ad affrontare.
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Italia, Paolo Garbisi: “Ci sono casi in cui più velocemente si va oltre, meglio è”
Intervistato sui canali ufficiali della FIR, il mediano di apertura del Montpellier si è concentrato sulla capacità di reagire da parte del gruppo dopo il passo falso con gli All Blacks.
“È stata una sconfitta che ha fatto male, c’è poco da dire. Come avevo detto anche in altre interviste, c’è la volontà da parte del gruppo di scusarsi con tutti i nostri tifosi, perché quello di venerdì non è uno spettacolo che avremmo dovuto e voluto riservare loro. Chiaramente è una sconfitta che deve essere dimenticata. Solitamente cerco di analizzare sempre in modo molto approfondito tutte le partite, ma ci sono casi in cui più velocemente si va oltre, meglio è: questo è uno di quei casi. È stato un incubo, ma ora dobbiamo concentrarci solo sulla Francia”.
La partenza decisa dei ‘tuttineri’ venerdì 29 settembre ha spostato la gara solo da una parte.
“Quando sogni e poi prendi uno schiaffo ti svegli di colpo ma rimani immobile, non riesci a reagire subito. È un po’ quello che è successo. Abbiamo visto che le cose non stavano andando come ci aspettavamo e non siamo riusciti a reagire come avremmo dovuto”.
Entusiasmo e voglia di pensare positivo
Nonostante la forza dell’avversario, un elemento chiave per affrontarlo è quello dell’entusiasmo. Già nel Sei Nazioni scorso la voglia di stupire della nazionale italiana aveva fatto intravedere le potenzialità della squadra. Per Paolo Garbisi guardare a quella gara può essere un nuovo punto di partenza.
“L’entusiasmo deve essere trovato pensando al percorso che abbiamo iniziato con Kieran Crowley 2 anni fa. Dobbiamo pensare a tutti i miglioramenti che abbiamo fatto, dai primi test match di novembre ai Sei Nazioni che abbiamo giocato, passando per le Autumn Nations Series fino alle prime due partite di questo Mondiale. Contro la Francia sarà una partita difficilissima, ma è una squadra che conosciamo bene e con la quale al Sei Nazioni abbiamo chiuso molto vicini nel punteggio.”
Nle corso della rassegna iridata l’assetto tattico dei trequarti lo ha visto impegnato anche nel ruolo di primo centro. Uno spot che ha ricoperto nel club e che apre molteplici opzioni sulla linea dei trequarti, soprattutto in attacco.
“Ho giocato tanto come centro quest’anno, e cerco sempre di dare il massimo in qualsiasi ruolo io venga schierato – conclude Garbisi – credo però che nel ruolo di apertura io possa essere più utile, per quelle che sono le mie qualità”.
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