Si gioca a Lione alle ore 21.00 Diretta su Rai 2 e Sky Sport Uno per l’ultima sfida della Pool A tra i Bleus e la squadra di Kieran Crowley
La notte, nera come gli All Blacks, è passata? Sta agli azzurri rispondere e provarci nell’ultima sfida della Pool A della loro Rugby World Cup. Loro e della Francia, dunque la squadra padrona di casa indicata da tanti come la grande favorita di questo Mondiale e obbligata a non sbagliare. Dalle 21 a Lione ci si gioca tutto, visto che il passaggio del turno ancora non è cosa fatta per nessuna delle due compagini, in diretta tv su Rai 2 e Sky Sport Uno oltre che in streaming su Rai Play, Sky Go e NOW.
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Come detto è ancora tutto aperto, almeno sulla carta, in questo girone della Rugby World Cup quindi due numeri veloci: una vittoria dell’Italia senza concedere bonus varrebbe i quarti di finale, così come un successo con bonus offensivo e senza concedere più di un punto in classifica ai transalpini. Con un successo, o una sconfitta da due punti, sarebbero i Bleus a passare.
Chiuso il freddo capitolo dei numeri è tempo di passare alla realtà: sfida difficile, praticamente impossibile, alla quale però si chiede sopra tutto un’Italia finalmente in campo. La batosta contro gli All Blacks ha riportato indietro di tantissimi anni la percezione che il mondo ovale ha di questa Nazionale, mettendo da parte i tanti complimenti per identità e voglia di lottare ricevuti nell’ultimo periodo. Prima di tutto, come sottolineato praticamente da chiunque all’interno del gruppo, servirà reagire e fornire una prova solida al massimo delle proprie possibilità, perché giocare altri 80’ senza la minima consistenza sarebbero un messaggio tragico verso il futuro.
Lottando su ogni pallone, placcando e facendo delle scelte oculate sulla gestione del possesso gli azzurri potrebbero crearsi quantomeno la possibilità di restare in piedi il più a lungo possibile contro i Bleus, in un match nel quale oltre all’atteggiamento dell’Italia c’è un’altra situazione sulla carta decisiva: la mischia. Oltre ai 96 punti incassati infatti la Nuova Zelanda ha “lasciato” anche gli infortuni di Lamb, Nicotera e Fischetti, costringendo Kieran Crowley a mischiare le carte per quello che riguarda il pack. Ferrari viene spostato a sinistra, al lancio in touche Faiva sembra meno solido di Nicotera e la potenza di Lamb potrebbe mancare in un pacchetto riadattato. Per forza di cose le assenza condizionano anche lo schieramento dei giocatori che entreranno a gara in corso, e dovranno farlo contro una mischia francese oggettivamente ingiocabile: peso, talento e qualità individuali strabordano nei primi 8 uomini dei Bleus, soprattutto in una terza linea che metterà sotto enorme pressione molti raggruppamenti a terra.
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A livello di trequarti, come scritto poco fa, il termine chiave sarà uno e uno solo: placcare. La ridisegnata linea italiana, con il doppio playmaker Allan-Garbisi e Capuozzo tornato estremo sicuramente non pecca in qualità, ma ci vorrà anche tanto fisico contro le martellanti cariche nelle zone centrali del campo alle quali (soprattutto, ma non solo) Danty e Fickou sottoporranno la difesa avversaria. Penaud e Bielle-Biarrey sono, il primo più del secondo, due ottimi finalizzatori mentre al piede Ramos sta oggettivamente diventando un cecchino infallibile. Non che Allan sia peggio, anzi visti i suoi fin qui clamorosi numeri dalla piazzola, ma il “volume” di calci del francese e il peso delle sue prestazioni nel recente passato indicano chiaramente come ogni fallo azzurro in zona piazzabile può essere convertito.
In panchina entrambe scelgono il 5+3 come formato, con gli azzurri che inseriscono tre giocatori ancora senza grande esperienza internazionale (Manfredi, Fusco e Pani) contro un reparto che invece fa girare ormai da un paio di stagioni gli stessi nomi ed è pronto ad aggredire il match anche nella ripresa.
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Rugby World Cup: le formazioni di Francia-Italia
Francia: 15 Thomas Ramos, 14 Damian Penaud, 13 Gael Fickou, 12 Jonathan Danty, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Matthieu Jalibert, 9 Maxime Lucu, 8 Gregory Alldritt, 7 Charles Ollivon (c), 6 Anthony Jelonch, 5 Thibaud Flament, 4 Cameron Woki, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Cyril Baille
A disposizione: 16 Pierre Bourgarit, 17 Reda Wardi, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Francois Cros, 21 Baptiste Couilloud, 22 Yoram Moefana, 23 Melvyn Jaminet
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Paolo Garbisi, 11 Montanna Ioane, 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolo Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Hame Faiva, 1 Simone Ferrari
A disposizione: 16 Marco Manfredi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 David Sisi, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Fusco, 22 Luca Morisi, 23 Lorenzo Pani
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