Analisi spietate nelle quali si dice come i germogli di speranza che l’Italia aveva fatto intravedere nell’ultimo anno siano stati spazzati via
Game over, è finita la Rugby World Cup azzurra. Il sogno di potersi presentare per la prima volta ai quarti di finale è stato spazzato via da due batoste contro Nuova Zelanda e Francia e quindi, per la decima volta (su altrettanti mondiali) l’Italia chiude il suo percorso nel girone. Dalla sfida di Lione ci si poteva e doveva attendere prima di tutto una reazione a livello mentale da parte della Nazionale di Crowley, che ha invece sofferto enormemente la potenza fisica e la pressione asfissiante portata dai francesi.
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La BBC parla di una triste fine del Mondiale azzurro, sottolineando il terzo posto in classifica per la sesta volta consecutiva e la nona nella storia italiana a questo livello (solo nel 1999 con tre sconfitte su tre partite il risultato fu peggiore). La testata britannica sottolinea le dimensioni record di una sconfitta contro la Francia, tenuta invece sul filo del rasoio nel match dell’ultimo Sei Nazioni. “Erano semplicemente troppo fisici e troppo potenti per noi” riporta il sito BBC relativamente alle parole di Crowley.
Ci va abbastanza pesante il quotato portale Planetrugby che, come sempre dopo ogni partita, individua cinque punti chiave. Uno di questi è relativo alla capitolazione dell’Italia, che ha reso poco orgoglioso l’ex capitano Sergio Parisse il quale aveva chiesto una reazione d’orgoglio. Una nottata triste per la squadra di Kieran Crowley che sembra aver fatto sparire i germogli di speranza emersi nell’ultimo Sei Nazioni. Indisciplinata, incapace in attacco e porosa in difesa: questo il giudizio sulla prestazione italiana.
Anche Rugbypass sottolinea come i piccoli segnali di speranza che l’Italia aveva lanciato negli ultimi mesi sono stati spazzati via da una partita nella quale mai hanno saputo contrastare la Francia, che si è dimostrata troppo più forte in ogni settore del gioco. Viene anche fatto notare come le statistiche siano state impietose nella prima ora di gioco: 88% del territorio e 73% del possesso in favore della Francia.
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Il portale francese Rugbyrama srotola tutta una serie di articoli sul match tra i quali un’interessante commento al fatto che 6 delle 8 mete francesi siano arrivate dopo lunghe sequenze di gioco. A riguardo è stato sentito Galthiè, che dopo la partita ha detto: “Arrivare a creare azioni con tante fasi non è il nostro primo obiettivo. Il nostro primo obiettivo è vincere le partite, sempre. Per farlo sappiamo di dover spuntare diverse caselle, se serve ottenere punti marcando dopo lunghe sequenze di gioco va bene così”. Soddisfatto anche Thomas Ramos: “In attacco è stata forse la nostra miglior partita del Mondiale, siamo davvero soddisfatti del gioco espresso a livello offensivo”.
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