Il coach irlandese intravede ulteriori margini di miglioramento in previsione della sfida con gli All Blacks
L’Irlanda ha lanciato l’ennesimo segnale di potenza al rugby internazionale battendo la Scozia e confermando sia la leadership nella Pool B che la prima posizione nel ranking mondiale.
Adesso gli uomini capitanati da Joanthan Sexton si trovano a dover fronteggiare la Nuova Zelanda nei quarti di finale in quello che è un vero e proprio remake della Rugby World Cup 2019.
La partita di sabato prossimo dirà sicuramente di più circa le ambizioni della squadra, un collettivo apparentemente privo di punti deboli, ma che a conti fatti non ha ancora mai raggiunto una semifinale mondiale.
A spiegare bene cosa si prova nell’ambiente irlandese, insistendo sul fatto che ci sono ancora margini di miglioramento, è il coach Andy Farrell.
Rugby World Cup, Andy Farrell: “Non abbiamo ancora giocato il nostro rugby migliore”
“Sono giorni come quelli che affronteremo la prossima settimana in cui dobbiamo scoprire un po’ di più su noi stessi. Questi ragazzi sono certamente disposti a farlo.” ha spiegato l’allenatore inglese che poi ha dichiarato: “La Nuova Zelanda è una squadra fantastica, e per la piccola vecchia Irlanda, stare nella stessa fascia degli All Blacks mostra quanto siamo arrivati lontano come nazione che gioca a rugby”, riferendosi al primo posto del ranking e alle 17 vittorie consecutive.
“Il rispetto che abbiamo per i nostri prossimi avversari è alle stelle. La forma che loro hanno in questo momento è di prim’ordine e sono sicuro che per questo incontro cercheranno di rimettere a posto alcune cose. Non penso, e nemmeno la squadra pensa, che abbiamo giocato il nostro miglior rugby finora”, ha detto Farrell. “Sappiamo dove vogliamo andare e ciò che stiamo cercando di raggiungere. Ci arriveremo mai? Non lo so.”
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La stato di forma dei giocatori e gli infortuni
L’allenatore ha poi comunicato un aggiornamento sugli infortuni alla fine di una partita in cui l’Irlanda ha sostituito all’intervallo le ali James Lowe (botta all’occhio) e Mack Hansen (polpaccio).
“Vedremo come si evolvono, ma Mack è andato via con un HIA (valutazione dell’infortunio alla testa) e quando è tornato ha sentito subito male il polpaccio, quindi l’abbiamo tolto. James Ryan ha un po’ di colpo al polso che dobbiamo valutare di più, quindi vedremo come sta ora. James Lowe ha avuto una botta e aveva l’occhio chiuso, non riusciva davvero a vedere molto. La sua vista stava tornando verso la fine della partita, il che è positivo. Poi, qualche altra botta e lividi che dovremo valutare domani”.
In ogni caso, una grande spinta potrebbe arrivare dal pubblico, ancora una volta presente in massa a Parigi per la sfida con la Scozia e verosimilmente pronto a sostenere la squadra tra una settimana.
«Ringraziare i tifosi è il minimo che possiamo fare quando si presentano a migliaia, come è successo. Giochiamo per loro, ne parliamo ogni settimana. Ne ho parlato prima della partita nello spogliatoio, significa più di quello che la gente pensa, al 100%, e so che la Francia in questo momento è piena di irlandesi, ma credo che in patria sia tutto ancora più appassionato. Quando lunedì ci presenteremo all’allenamento, sappiamo che non lo stiamo facendo solo per noi stessi.”
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