“Posso morire domani”. Il pazzesco calcio del tallonatore portoghese e le parole dei compagni lusitani

Dopo quattro anni di lavoro i Lobos si prendono una vittoria spartiacque nel movimento nazionale. Contentissimo anche l’head coach Lagisquet

"Posso morire domani". Il pazzesco calcio del tallonatore portoghese e le parole dei compagni lusitani. PH Julian Finney - World Rugby/World Rugby via Getty Images

“Posso morire domani”. Il pazzesco calcio del tallonatore portoghese e le parole dei compagni lusitani. PH Julian Finney – World Rugby/World Rugby via Getty Images

La partita vinta dal Portogallo sulle Fiji è già un capolavoro nella storia della Rugby World Cup, un inno alla volontà dei lusitani di prendersi uno scalpo di grande valore dopo aver sfiorato il successo con la Georgia, fortunata nell’impattare sul 18-18 visto il calcio sbagliato nel finale dai portoghesi. Si è visto di tutto allo stadio di Tolosa durante l’ultimo match della fase a gironi, compreso il calcio dai 22 del tallonatore Mike Tadjer, 34enne nato a Massy che non ha esitato un secondo a sparare un gran destro per liberare la sua zona.

Intervistato dopo la partita, il tallonatore ha detto: “Per quanto mi riguarda posso morire domani, questa vittoria è stata incredibile e anche la mia ultima partita perché avevo detto che dopo il Mondiale mi sarei ritirato. Per quattro anni abbiamo lavorato verso questo obiettivo, alcuni di noi giocano da dilettanti in Portogallo, altri da professionisti in Francia e spero che questa squadra sia riuscita a lasciare qualcosa alle future generazioni di rugbyisti portoghesi”.

Guarda anche: Gli highlights di Fiji-Portogallo

In conferenza stampa poi si è preso parecchio tempo Patrice Lagisquet, head coach dei lusitani, per star dietro a tutte le domande: “Ho sempre paura di usare delle parole esagerate, ma oggi la squadra ha fatto qualcosa di fantastico. Nel finale non riuscivo a guardare il tabellone del punteggio, ero troppo teso”. Poi sulla meta finale: “Speravo che Storti passasse a Marta così da avere un’autostrada per segnare, nel recente passato in una situazione simile non era successo ma forse si sono ricordati che giocano insieme da quando hanno sei anni”.

Parlando del futuro del rugby portoghese: “Ci sono stati progressi enormi in queste quattro partite, anche contro l’Australia avremmo potuto fare qualcosa di importante. Quello che conta maggiormente è l’evoluzione della squadra gara dopo gara, questo stile di gioco veloce è anche interessante da guardare. Ora probabilmente diversi giocatori si ritireranno dall’attività internazionale, ma c’è una generazione di Under18 davvero forte in Portogallo”.

Sul possibile allargamento della Rugby World Cup a 24 squadre: “Uruguay e Cile hanno dimostrato grandi capacità, credo che in questo sport sia necessario sfidare le grandi per crescere. Comunque penso che sul possibile aumento delle squadre peseranno anche ragioni economiche, non credo che le grandi squadre accetterebbero di giocare due, tre o quattro partite contro le formazioni di secondo livello”.

Leggi anche: Rugby World Cup, il Portogallo fa la storia contro le Fiji che vanno comunque ai quarti

Il pilone Francisco Fernandes ha detto dopo la gara: “La parola d’ordine per noi è orgoglio, orgoglio di vestire questa maglia. Ora (scherzando ndr) Patrice Lagisquet può andare in giro a testa alta e gli verrà costruita una statua in Portogallo”.

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