WXV – Cosa aspettarsi da questa Italia?

Tre partite per chiudere al meglio un 2023 difficile

WXV - Cosa aspettarsi da questa Italia? (ph. Sebastiano Pessina)

WXV – Cosa aspettarsi da questa Italia? (ph. Sebastiano Pessina)

Venerdì 13 comincia l’avventura dell’Italia femminile al WXV, nuova competizione su 3 divisioni pensata da World Rugby come una sorta di Nations League con promozioni e retrocessioni, anche se questa prima edizione si svolgerà in una versione “embrionale”, senza la promozione alla massima serie ma con un solo scambio tra WXV2 e WXV3.

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Le avversarie dell’Italia

L’Italia è inserita nella divisione 2, conquistata con la vittoria nello spareggio contro la Spagna a fine luglio: non c’è possibilità di promozione, per quest’anno, ma è invece possibile la retrocessione alla divisione 3, quindi è fondamentale evitare l’ultimo posto. La squadra di Nanni Raineri affronterà il Giappone, poi il Sudafrica (Paese ospitante della seconda divisione) e infine gli USA.

Cosa aspettarsi dall’Italia

La mancanza di una promozione, in questo momento, deve interessare poco alle Azzurre. Nel 2023 sono arrivate soltanto 2 vittorie in 7 partite ufficiali (3 su 8 considerando il test non ufficiale di gennaio con la Spagna), contro l’Irlanda al Sei Nazioni e contro la Spagna a luglio, a fronte di 5 sconfitte: 4 nel Sei Nazioni, più quella nel test col Giappone del 30 settembre, giocato però con una formazione molto sperimentale. L’obiettivo deve essere principalmente quello di ritrovarsi, ripartire dal gioco che ha sempre caratterizzato le squadra e portare a casa dei risultati che daranno morale e segnali importanti in vista del Sei Nazioni 2024, il vero obiettivo dell’Italia.

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Giappone e Sudafrica sono formazioni ostiche ma assolutamente alla portata delle Azzurre. La sconfitta di Parma contro le nipponiche va presa per ciò che è: un test di preparazione in cui sono stati fatti degli esperimenti e che ha trasmesso segnali positivi e negativi, da utilizzare per preparare al meglio il Torneo. Il Sudafrica è un po’ un’incognita, perché ha affrontato l’Italia una sola volta (35-10 per le Azzurre a Prato, nel 2018) e soprattutto gioca in casa, ma la differenza tra le due formazioni c’è, e anche in questo caso sarà la squadra di Raineri a partire col rango di favorita. In queste prime due sfide sarà importante vedere un’Italia combattiva e in grado di imporre il suo gioco, ma chiaramente ci si aspetta anche un risultato di rilievo. Non tanto per la classifica, che al di là di una retrocessione – senza tante scaramanzie – difficile da immaginare per il livello delle Azzurre conta poco, ma perché questa Italia ha bisogno di tornare a vincere con continuità.

Due partite da vincere, quindi. Poi l’ultima sfida contro gli USA sarà invece il vero e proprio crash test delle Azzurre, che sfideranno un’avversaria di pari livello (ma che è davanti nel ranking) e contro la quale servirà la concretezza e il cinismo che sono mancati nell’ultimo Sei Nazioni, in particolare nelle partite contro Scozia e Galles: la prima persa con un black-out di 20 minuti tra primo e secondo tempo, la seconda sfuggita di mano troppo presto.

Le Azzurre da tenere d’occhio

Al di là dei punti fermi di questa Nazionale – da Beatrice Rigoni ad Elisa Giordano, passando per Stefan, Sillari, Gai, Tounesi e tutte le ragazze che ormai formano l’ossatura di questa Italia – il WXV sarà anche l’occasione per vedere all’opera chi non è ancora riuscita ad avere un minutaggio costante in questo 2023: in particolare, sono da tenere d’occhio Alissa Ranuccini (player of the match contro il Giappone) e Francesca Granzotto. La prima si è conquistata il posto a suon di prestazioni, la seconda avrebbe potuto dire la sua già al Sei Nazioni, ma è stata falcidiata dagli infortuni. In Sudafrica si aspettano anche conferme importanti anche per chi in questo 2023 si è conquistata un posto da titolare in azzurro come Alyssa D’Incà, tra le migliori dell’ultimo Sei Nazioni e Vittoria Vecchini. Anche Emma Stevanin ha notevolmente guadagnato minutaggio, e dovrà confermarsi al WXV, così come Beatrice Capomaggi.

Francesco Palma

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