Il tecnico ha spiegato le scelte di formazione. La capitana Stefan: “Nello scorso test non siamo state sul pezzo nel primo tempo, è servito alzare la voce e abbiamo rimesso le cose a posto”
Comincia il WXV dell’Italia, che venerdì 13 alle 14 (diretta Sky Sport Arena) affronterà il Giappone nel primo match della divisione 2. Le Azzurre iniziano la stagione 2023-24 con tanta voglia di fare bene. In conferenza stampa, coach Raineri ha introdotto il match: “Dopo il test di Parma conosciamo bene il Giappone, così come loro conoscono bene noi. Sarà una grande sfida, ma dobbiamo evitare gli alti e bassi che ci sono stati in quel test e avere una prestazione costante per tutti gli 80 minuti”.
Il tecnico ha poi spiegato la formazione scelta, che alterna giocatrici di grande esperienza a giovani in rampa di lancio: “La sfida è proprio questa. Dare un’opportunità a tutte, migliorare la profondità della rosa dando maggior minutaggio alle ragazze meno impiegate e allo stesso tempo ottenere i risultati che speriamo. La vittoria chiaramente è sempre l’obiettivo di ogni partita”.
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“Abbiamo deciso di far riposare qualche ragazza più esperta, mentre altre partiranno dalla panchina. Isabella Locatelli è fuori per un problema fisico, nulla di grave ma abbiamo preferito lasciarla a riposo” ha proseguito il tecnico. Se davanti ci sono stati più esperimenti, il reparto arretrato vede invece presenti quasi tutte le titolari, ad eccezione di Vittoria Ostuni Minuzzi. Al suo posto, nel ruolo di estremo, Francesca Granzotto: “È una ragazza in grado di coprire più ruoli, estremo, mediana di mischia ed ala. Già nel test di febbraio contro la Spagna giocò molto bene come 15, quindi vogliamo rivederla in questa posizione. In terza linea potremmo rivedere Sara Tounesi (che parte dalla panchina, ndr), siamo rimasti molto soddisfatti dalle sue prestazioni nel Sei Nazioni e con la Spagna, ormai il doppio ruolo seconda-terza fa parte di lei”.
L’Italia ha giocato un primo test col Giappone tra alti e bassi. Un primo tempo difficile e un’ottima ripresa che ha portato le Azzurre a sfiorare la rimonta, sfumata per un solo punto: “Nel primo tempo non siamo state sul pezzo – ha spiegato la capitana Sofia Stefan. Non riuscivamo a trovarci, eravamo disordinate. Nello spogliatoio abbiamo alzato un po’ la voce, serviva un segnale forte e la differenza si è vista nel secondo tempo”.
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“Dal punto di vista tecnico, sono mancate le giuste tempistiche in attacco, mentre in difesa siamo state disordinate sulla salita difensiva, ma abbiamo lavorato molto su questo aspetto in settimana e sono molto fiduciosa per il match di venerdì” ha proseguito Stefan: “Per me capitanare questa squadra è sempre un motivo di grande orgoglio, ma ci tengo sempre a ricordare che io sono a disposizione del gruppo e dello staff. È un lavoro collettivo: a volte si emerge un po’ di più, per motivi di versi, ma il nostro è un lavoro di gruppo” ha proseguito Stefan.
Ha poi ripreso la parola Raineri, spiegando le caratteristiche del Giappone: “Sono una squadra molto performante nel breakdown. Sono velocissime nel movimento di placcaggio e recupero della posizione, ed è una cosa che dobbiamo tenere molto bene a mente. Abbiamo lavorato tanto per essere il più possibile efficaci in questo fondamentale”.
Per quanto riguarda lo stato di forma, Stefan ha spiegato l’avvicinamento al torneo: “Chiaramente ogni giocatrice vorrebbe sempre essere al top, si fa fatica ad accettare che possa non essere così. Ma siamo consapevoli che questo torneo è un po’ un inizio di stagione per noi, se fossimo già al 100% rischieremmo di ‘bruciarci’ presto. Sono tre partite importanti, chiaramente quella finale con gli USA e la più difficile e cercheremo di arrivare a quel match più in forma possibile. Sicuramente stiamo molto meglio rispetto a 10 giorni fa, quando eravamo in piena preparazione”.
Francesco Palma
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