Il Director of Rugby del Sudafrica e i suoi 4 aspetti comunicativi
Dopo la conclusione della prima fase della Rugby World Cup 2023, il mondo non aspetta altro che i quarti di finale per capire quali saranno le squadre che potranno proseguire nel loro cammino iridato e quali saranno invece le formazioni che saluteranno il Mondiale.
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Rassie Erasmus ha spiegato a cosa serve il suo raggio di luce
Fra tutti i quarti di finale ce n’è uno che, inevitabilmente, cattura le attenzioni di tutti: quello che riguarderà i padroni di casa della Francia e i campioni del mondo in carica del Sudafrica.
Proprio gli Springboks in questi giorni sono sotto le luci dei riflettori per varie cose: dalla questione legata all’inno e alla bandiera al fatto della comunicazione e alla composizione della loro formazione, specie per quanto riguarda la configurazione della panchina. Ma non solo.
In molti infatti, si sono chiesti a cosa servisse il raggio di luce utilizzato da Rassie Erasmus durante le partite, tanto che il Director of Rugby del Sudafrica, intervenuto in conferenza stampa, ne ha dato una spiegazione dettagliata e precisa.
“Il fascio di luce che uso ha fondamentalmente quattro significati e varia da partita a partita – ha detto -. A volte può essere un segnale verso chi è a bordocampo, con la volontà di fargli capire che abbiamo qualcosa da comunicargli in auricolare, altre volte può invece servire per chiedere indirettamente ai medici le condizioni di salute dei giocatori che rimangono coinvolti negli scontri fisici. Poi ci sono gli aspetti di gioco: sulla gestione di determinate fasi di gioco, in particolare quelle statiche, e sulle scelte fra gioco al piede o altre piattaforme per il gioco alla mano”.
“Durante la prima partita della Rugby World Cup (giocata contro la Scozia, ndr), mi sono seduto in panchina con i giocatori, ma un addetto al campo mi ha fatto notare che non sarei potuto stare li e allora abbiamo escogitato questo sistema di comunicazione. Per lo più comunque lo usiamo per metterci in contatto con lo staff medico, cosa che ci serve anche per stabilire i momenti delle sostituzioni in base allo stato di salute dei giocatori”.
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