Il tecnico è soddisfatto fino a un certo punto: contro Sudafrica e soprattutto USA bisognerà salire un ulteriore gradino
L’Italia comincia il WXV con una vittoria: il 28-15 al Giappone vale i primi 5 punti del Torneo, diviso su 3 giornate. Una prestazione buona per le Azzurre, soprattutto dal punto di vista del risultato, ma non eccezionale, come sottolineato da coach Raineri in conferenza stampa: “Nel secondo tempo dopo la quarta meta ci siamo adagiati e questo non deve accadere. In questo torneo si giocherà su tutti gli 80 minuti”.
“Soddisfatto del gioco al piede” ha proseguito Raineri: “Soprattutto nel primo tempo siamo usciti dal campo con efficacia, c’è stato un netto miglioramento rispetto alle scorse settimane. La fase di conquista invece non è andata come speravamo, ci lavoreremo ancora perché vogliamo giocare tanto con il pallone in mano, ma per farlo tutto parte da quel fondamentale. Siamo consapevoli che affronteremo un Sudafrica molto fisico e avremo bisogno di fare bene il nostro gioco”.
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Non del tutto soddisfatta anche la capitana Sofia Stefan: “Non riusciamo a imporre il nostro gioco perché non sempre abbiamo i palloni che desideriamo avere dalle ruck. Abbiamo perso tanti palloni e non siamo riuscite a giocare sempre come avremmo voluto. Le mete sono arrivate da delle belle azioni, con degli ottimi multifase, ma serve più continuità”.
Raineri si è detto molto soddisfatto delle prestazioni delle più giovani: “Sara Seye è andata molto bene a destra, purtroppo ha avuto un problema alla spalla ed è dovuta uscire, speriamo di recuperarla. Cavina, Frangipani e Ranuccini si sono confermate una buona terza linea nonostante la loro inesperienza a livello internazionale. Francesca Granzotto in settimana ha avuto degli acciacchi, ma è andata bene, così come le ragazze entrate dalla panchina: Pilani, Gurioli. Poi avevamo anche delle ragazze giovani ma con una certa esperienza come Gaia Maris, che ormai è una garanzia per noi”.
Uno dei momenti chiave è stato il giallo a Sillari, con l’Italia che – pur subendo una meta – ha tenuto duro e ha concesso solo 5 punti in quei 10 minuti: “Siamo riusciti ad adattarci abbastanza anche con una giocatrice in meno, stiamo recuperando quell’elasticità competitiva che a questo livello deve essere ancora più forte di quanto siamo abituate. Nel complesso ci sono delle cose che dobbiamo migliorare ancora” ha spiegato Stefan.
Raineri ha poi concluso parlando dell’ultima meta subita a tempo scaduto: “Sicuramente si doveva evitare. Concludere una partita, anche se vinta, subendo una meta non è mai piacevole, anche se bisogna riconoscere al Giappone la sua efficacia fino all’ultimo minuto. È una squadra che non molla mai, la conosciamo. Siamo riusciti a difendere molto durante la partita, l’unico svarione del secondo tempo è arrivato a tempo scaduto, ma fa parte del percorso di crescita e delle cose che dobbiamo migliorare”
Francesco Palma
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