Ha fatto rumore la situazione dell’ala dei Blues che non giocherà il quarto di finale. Anche 12 anni fa ci fu una situazione disciplinare da risolvere…
Il grande weekend dei quarti di finale nella Rugby World Cup è alle porte, ma sicuramente perde uno dei potenziali protagonisti: l’ala degli All Blacks Mark Telea infatti non è stato selezionato tra i 23 per la super sfida contro l’Irlanda. Il motivo non è assolutamente tecnico, anche se il suo posto verrà preso da un altro trequarti di qualità come Fainga’anuku, ma si tratta esclusivamente di questioni disciplinari.
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Prima di parlare di Telea però serve fare un salto nel passato tornando al 2011, sempre ai quarti di finale della Rugby World Cup. Neozelandesi pronti ad affrontare l’Argentina (poi battuta 33-10) ma un caso scuote lo spogliatoio a pochi giorni dal match: Israel Dagg e Cory Jane alzano qualche bicchiere di troppo a Takapuna e la notizia si viene a sapere molto presto. I due giocatori si sono prontamente scusati con il resto del gruppo, ottenendo un perdono che permise a Jane di giocare (Dagg era infortunato) e di chiudere subito il caso.
Ritorno nel presente, con Telea fuori in maniera secca dai 23. Cosa sarebbe successo? Secondo le indicazioni riportate dai media neozelandesi il giocatore dei Blues sarebbe tornato in ritiro con molte ore di ritardo durante una delle ultime notti rispetto al coprifuoco concordato. “Ha infranto il nostro protocollo, niente di grave ma per questa partita resta fuori” ha detto l’head coach Foster “Può capitare, ma preferiamo non parlarne. Abbiamo affrontato la questione come una squadra, andiamo avanti”.
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Una delle questioni più interessanti legate alla questione Telea è infatti che la scelta sarebbe stata presa, ancora prima che dallo staff tecnico, dai leader della squadra. Sempre secondo i media neozelandesi i “dirigenti” dello spogliatoio All Blacks avrebbero deciso di tenerlo fuori dai 23, non andando a intaccare gli standard che rendono la squadra una delle più famose ma al contempo rigide al mondo.
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