A Parigi gli All Blacks hanno la meglio e negano ancora una volta il passaggio del turno agli uomini di Andy Farrell
Irlanda vs Nuova Zelanda (Photo by David Ramos – World Rugby/World Rugby via Getty Images)
La seconda squadra ad approdare nel ristretto novero delle migliori quattro al mondo è la Nuova Zelanda. Al termine di ottanta minuti molto intensi, il verdetto del campo è chiaro e inequivocabile: gli All Blacks sono pronti a giocarsi la vittoria finale.
Sei mete totali, grande spettacolo in campo e passione altissima fuori, hanno ragalato agli appassionati un match avvincente. L’Irlanda si lecca le ferite, ma ha dovuto cedere dopo aver combattuto una battaglia epica in cui nessuno ha demeritato.
Jonathan Sexton, all’ultima partita in maglia verde della sua carriera, non è riuscito a interrompere il tabù che vuole l’Irlanda mai qualificata dopo i quarti di finale.
Adesso Sam Cane e compagni possono festeggiare l’impresa e si preparano ad affrontare l’Argentina per cercare di accedere a una finale che manca dal 2015.
Rugby World Cup: la Nuova Zelanda ferma la corsa dell’Irlanda e vola in semifinale
Pronti via e si capisce subito il livello delle contendenti. La Nuova Zelanda imbastisce un multifase infinito, bloccato irregolarmente dall’Irlanda dopo 29 fasi di attacco dei tuttineri. Mo’unga dalla piazzola è preciso e apre il tabellino sul 3 a 0.
La difesa neozelandese placca duro e recupera molti palloni. Jordie Barrett concretizza questa superiorità nel gioco a terra con un piazzato da metà campo che vale il 6 a 0 al 13′.
Altri 5 minuti e gli All Blacks traducono in punti la loro energia. Beauden Barrett raccoglie un calcetto a seguire nel centro del campo e lo sviluppo dell’azione è perfetto: Leicester Fainga’anuku vola in meta (poi trasfromata) e il punteggio dilata fino al 13 a 0.
L’Irlanda però non ci sta e al 21′ si sblocca con un calcio piazzato di Sexton che accorcia le distanze. Ci pensa Bundee Aki a ridare pepe all’incontro quando al 26′ squarcia la difesa e vola in meta. Lo Stade de France dopo la trasformazione di Sexton esulta, perchè sul 13 a 10 la partita è apertissima.
Da un 50 a 22 conquistato dai neozelandesi nasce una nuova opportunità di attacco che gli All Blacks sfruttano alla perfezione. Aaron Smith fa viaggiare velocemente la palla fino ad Ardie Savea, che schierato all’ala deve solo schiacciare la meta del 18 a 10.
Lo stesso Aaron Smith si prende un giallo per un avanti volontario e lascia i suoi in 14 per dieci minuti. Jamison Gibson Park sfrutta immediatamente la superiorità numerica e schiaccia in meta l’azione del 18 a 15, poi 18 a 17 grazie al piede implacabile di Sexton. Il primo tempo si chiude con un solo punto di scarto tra due squadre di grande caratura.
Il secondo tempo sembra iniziare al meglio per l’Irlanda, tornata in campo tonica e reattiva. Su un pallone recuperato dagli uomini in maglia verde, gli All Blacks riescono a mettere una toppa e conquistare un calcio di punizione. Sullo sviluppo della rimessa laterale, Richie Mo’unga trova una fessura nella difesa avversaria, ci entra a tutta velocità e libera Will Jordan che può marcare la terza meta neozelandese. La trasformazione di Jordie Barrett aumenta il divario fino al 25 a 17.
Jonathan Sexton prova a riportare i suoi vicini nel punteggio, ma al 58′ il suo calcio dalla piazzola è impreciso. Gli irish si rifanno poco dopo, quando una netta superiorità in spinta da drive costa una meta tecnica agli All Blacks, che subiscono anche un nuovo cartellino giallo comminato a Codie Taylor. Nonostante l’inferiorità numerica Jordie Barrett riporta avanti i tuttineri dalla piazzola al 69′: 28 a 24.
Lo stesso centro neozelandese salva una meta quasi fatta da parte degli irlandesi e consente alla sua squadra di mantenere inalterato il punteggio. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza, ma alla fine la spunta la squadra allenata da Ian Foster.
Guarda gli highlights di Irlanda – Nuova Zelanda a questo link
Irlanda: 15 Hugo Keenan, 14 Mack Hansen, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 James Lowe, 10 Johnny Sexton (C), 9 Jamison Gibson-Park, 8 Caelan Doris, 7 Josh van der Flier, 6 Peter O’Mahony, 5 Iain Henderson, 4 Tadhg Beirne, 3 Tadhg Furlong, 2 Dan Sheehan, 1 Andrew Porter
A disposizione: 16 Ronan Kelleher, 17 Dave Kilcoyne, 18 Finlay Bealham, 19 Joe McCarthy, 20 Jack Conan, 21 Conor Murray, 22 Jack Crowley, 23 Jimmy O’Brien
Mete: 26′ Aki, 38′ Gibson-Park, 63′ meta di punizione
Trasformazioni: 27′, 39′ Sexton,
Calci di punizione: 21′ Sexton
Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Leicester Fainga’anuku, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (C), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Tamaiti Williams, 18 Fletcher Nowell, 19 Sam Whitelock, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown
Mete: 21′ Fainga’anuku, 33′ Savea, 52′ Jordan
Trasformazioni: 22′ Mo’unga, 53′ Mo’unga
Calci di punizione: 7′ Mo’unga, 13′, 69′ J.Barrett
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