Il nuovo regolamento entrerà da subito in vigore
La qualificazione alla Champions Cup 2024-2025 per le squadre facenti parti dello United Rugby Championship ha ufficialmente subito una mutazione regolamentare.
A renderlo noto, con una news pubblicata sul sito ufficiale della manifestazione, è stato lo stesso board del torneo.
Lo United Rugby Championship ha cambiato i criteri di qualificazione alla Champions Cup
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Saranno sempre otto i posti a disposizione delle formazioni iscritte all’URC, ma per arrivare a staccare il pass verso la più importante competizione continentale per club le cose verranno semplificate: non si passerà più infatti dagli “Shields Regionali” bensì dalla classifica generale.
Le prime otto franchigie classificate al termine della stagione regolare otterranno il pass per la Champions Cup dell’annata successiva. Se, inoltre, una squadra facente parte dell’URC dovesse vincere la Champions Cup o la Challenge Cup non riuscendo ad arrivare fra le prime otto della regular season, questa acquisirebbe comunque il diritto di giocare l’edizione successiva della Champions Cup a discapito dell’ottava classificata del torneo.
Martin Anayi, CEO dello United Rugby Championship, ha dichiarato: “Le prime due stagioni dello URC hanno stabilito record di pubblico e di presenze grazie alla competitività del torneo. Indirizzarci verso la pura meritocrazia come metodo di qualificazione alla Champions Cup alzerà ulteriormente il livello del nostro campionato”.
“Il dibattito tra rappresentanza e meritocrazia nella nostra Lega è sempre stato una tema di discussione complesso tra i nostri stakeholder. Tuttavia, quando si tratta di creare un qualcosa di più competitivo per i nostri team, la meritocrazia è un qualcosa di “collaudato” per raggiungere il target prefissato”.
“Nel 2017 abbiamo fatto altrettanto, pensando a quanto successe in PRO12, e questo ha alzato il livello della competizione in tutto il campionato. Quando abbiamo lanciato lo URC, pensando anche alla situazione logistico-sanitaria di qualche anno fa, scegliere il percorso di qualificazione regionale fu una scelta prudente e lungimirante e ora, dopo un’attenta revisione, i nostri stakeholder hanno deciso di tornare alla meritocrazia”.
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