Il seconda linea All Blacks sabato potrebbe entrare nella leggenda assoluta dello sport ovale a 35 anni
Negli All Blacks che sognano di vincere la Rugby World Cup contro il Sudafrica c’è un giocatore che sta letteralmente riscrivendo la storia ovale a suon di record: Sam Whitelock. A 35 anni si sta dimostrando imprescindibile per la Nuova Zelanda e gli ultimi 80’ contro l’Argentina, ma non solo, lo dimostrano. Sin qui il nativo di Palmerston North ha messo insieme un primato dopo l’altro, visto che durante la Coppa del Mondo francese è diventato l’All Black con più presenze (151, superato McCaw a 148) nonché il secondo giocatore di sempre più “cappato” dietro il solo Alun Wyn Jones a 170.
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Sempre nell’ultimo mese e mezzo è diventato il più presente nella storia della Rugby World Cup raggiungendo quota 25 partite, con McCaw e Leonard superati a 22, ma soprattutto ha una incredibile percentuale di vittorie: solo due le sconfitte per gli All Blacks con lui in campo in un torneo iridato, 23 le vittorie.
Scendendo in campo sabato nella finalissima contro il Sudafrica (e arrivando quindi a 152 caps) poi la classifica potrebbe essere aggiornata con altri due primati impressionanti. Tanto per iniziare nessuno ha mai giocato nella storia tre finali mondiali: Whitelock è stato titolare in quella del 2011 vinta sulla Francia (lasciando il campo al 49’ ad Ali Williams) e si è “sparato” tutta la partita dominata contro l’Australia nel 2015. Quattro anni fa c’era nella semifinale persa contro l’Inghilterra, ovviamente verrebbe da dire, e ha comunque raggiunto il terzo gradino del podio.
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Se gli All Blacks dovessero riuscire a vincere poi Sam Whitelock diventerebbe il primo giocatore nella storia ovale ad alzare per tre volte la Webb Ellis Cup dopo quelle del 2011 e 2015. Lui è l’unico rimasto del gruppo neozelandese capace della doppia impresa, ed è quindi già presente in una ristretta lista che mette insieme anche due sudafricani (Du Randt e Steyn) e cinque australiani (Crowley, Eales, Horan, Kearns e Little) campioni nel 1991 e 1999. Sabato però potrebbe regalarsi il sorpasso più bello e diventare, ancora di più, un immortale del gioco. Tutto questo, non va dimenticato, in quella che con ogni probabilità sarà la sua ultima partita a livello internazionale e sicuramente l’ultima in Rugby World Cup. Al termine del torneo infatti Sam Whitelock rimarrà in Francia per giocare con Pau, dove si unirà al fratello Luke.
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