La Federazione Internazionale annuncia clamorose novità nel calendario ovale
Il Consiglio di World Rugby, la Federazione internazionale della palla ovale ha approvato oggi 24 ottobre 2023 la tanto attesa riforma del calendario globale maschile e femminile.
La novità più importante della profonda riforma della Regola 9 riguarda la creazione di una nuova competizione internazionale che si disputerà ogni due anni dal 2026, strutturata su due divisioni meritocratiche.
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La creazione di una nuova Nations Cup
Una prima divisione di dodici squadre comprendente le partecipanti al Sei Nazioni, quindi Inghilterra, Italia, Francia, Galles, Scozia e Irlanda, le nazionali del SANZAAR cioè Nuova Zelanda, Sudafrica, Australia e Argentina e due ulteriori rappresentative ancora da individuare da World Rugby, che secondo le voci tra gli addetti ai lavori saranno Fiji e Giappone.
E una seconda divisione con dodici squadre partecipanti, chiamata probabilmente Challenger Series, con le squadre che occupano oggi le posizioni tra la 13esima e la 24esima del ranking mondiale: Portogallo, Georgia, Samoa, Tonga, Uruguay, Stati Uniti, Spagna, Romania, Namibia, Cile, Canada, Hong Kong.
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Nella nuova Nations Cup ci saranno promozioni e retrocessioni ma a partire dal 2030 e le gare verranno disputate nelle finestre internazionali di luglio e novembre, come per i vecchi test-match. World Rugby comunica inoltre che anche negli anni in cui non si disputerà la nuova competizione saranno garantiti test tra le formazioni delle due divisioni.
La riforma relativa alla Regola 9 vuole governare con massima chiarezza il rapporto tra Nazionali e Club e quindi il rilascio degli atleti per l’attività internazionale da parte delle squadre di appartenenza e intende aprire la strada ad una complementarità tra i calendari dei protagonisti del mondo ovale garantendo carichi di gioco appropriati a beneficio del player welfare.
La riforma di World Rugby allarga la Rugby World Cup a 24 squadre
La riforma non si ferma qui ma riguarda anche l’allargamento della Coppa del Mondo, che verrà portata a 24 squadre partecipanti dall’edizione della Rugby World Cup 2027 in Australia.
Queste le prime dichiarazioni a commento del Presidente di World Rugby Sir Bill Beaumont: “È particolarmente calzante concludere la Rugby World Cup 2023, il momento di maggiore celebrazione di unità e comunanza del Gioco, con una grande testimonianza di coesione e collaborazione mai offerta dal nostro sport.”
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“Un accordo sui calendari globali maschile e femminile e sul loro contenuto è il più grande traguardo mai raggiunto dal Rugby dall’avvento del professionismo. Un momento storico che ci prepara collettivamente al successo. Guardiamo a una nuova, emozionante era per il nostro sport che comincerà nel 2026. Un’era che porterà certezza e opportunità per tutti. Un’era che supporterà tanti, non pochi, un’era che offrirà una carica straordinaria allo sviluppo del Gioco oltre i suoi confini tradizionali, spesso autoimposti. Voglio ringraziare tutti i mie colleghi per lo spirito di collaborazione. Oggi abbiamo raggiunto qualcosa di speciale”.
La Coppa del Mondo femminile a 16 squadre
Inoltre viene istituita la prima finestra internazionale dedicata al rugby femminile, della durata di sette settimane su base continentale e di otto settimane su base globale dal 2026. Anche in questo caso World Rugby vuole fare chiarezza riguardo ai periodi di rilascio delle atlete per Club e Nazionali, per offrire certezze di pianificazione e investimento in vista di una Rugby World Cup 2025 ampliata a sedici squadre.
Infine viene decretato il lancio di una nuova e ampliata Pacific Nations Cup dal 2024 disputata da Canada, Fiji, Giappoe, Samoa, Tonga e Stati Uniti, con gare interne per ogni federazione e Giappone e Stati Uniti come nazioni ospitanti delle Finali.
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