Il presidente e il CEO dell’organizzazione mondiale hanno offerto la loro visione sul futuro
Dopo le decisioni e l’ufficialità di esse, il momento delle parole. In una conferenza stampa tenutasi a Parigi, dove si sta completando la Rugby World Cup 2023, giunta ormai ai suoi ultimi atti, World Rugby, nelle figure del presidente Bill Beaumont e del CEO Alan Gilpin, ha spiegato la sua visione sulla nuova Nations Cup e sulla Coppa del Mondo allargata. Ecco che cosa ne è emerso.
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Beaumont, in generale, ha detto: “Renderemo il rugby più accessibile e rilevante aumentando le partite delle squadre delle stesse Division del 50%. Se c’è stato qualcuno contrario a questa riforma? Si, non lo nascondiamo, ma di contro vi posso anche dire che in tanti hanno approvato il cambiamento con partecipazione”.
Ala Gilpin invece, in maniera più analitica ha affermato: “La nascita della Nations Cup con un sistema, che dal 2023, includerà retrocessioni e promozioni è stato un compromesso. Sull’aumento delle partite fra squadre di Tier 1 e Tier 2? Ecco – ha ammesso – lì c’è ancora tanta strada da fare”.
Sulla Rugby World Cup allargata a 24 formazioni
A partire dal 2027 la Coppa del Mondo si allargherà a 24 squadre, rispetto alle attuali 20, con un format diverso che comprenderà 6 pool da 4 squadre ciascuna e l’introduzione degli ottavi di finale, con il passaggio alla fase ad eliminazione diretta delle prime due classificate di ogni singolo girone, oltre alle quattro migliori terze, in stile Europei di calcio.
La questione qui ha riguardato la possibilità di effettuare un sorteggio posticipato, visto quello che è successo con la Rugby World Cup 2023, che ha posto di fronte, nei quarti di finale, le prime quattro del ranking mondiale. Gilpin non si è sottratto alla domanda rispondendo: “Il sorteggio verrà spostato un po’ avanti. Si effettuerà nel gennaio 2026: più tardi non sarebbe possibile, dobbiamo consentire ai tifosi di accedere ai biglietti con un tempo congruo e alle squadre di pianificare i propri viaggi e le proprie sistemazioni”.
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