World Rugby ha analizzato a fondo il caso di presunto razzismo nei confronti dell’inglese Tom Curry ed emesso la sua sentenza
Caso chiuso: con la finale di Rugby World Cup sempre più vicina, World Rugby ha emesso la sua sentenza relativamente al caso di Bongi Mbonanbi, tallonatore del Sudafrica che avrebbe usato un atteggiamento discriminatorio a livello razziale durante la semifinale contro l’Inghilterra. L’ente che governo il rugby mondiale ha sottolineato come questo tipo di problemi vengano presi molto seriamente.
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Dopo aver analizzato tutte le prove disponibili, inclusi i filmati da ogni possibile angolazione e i file audio consegnati da parte delle squadre, è stato deciso come al momento non ci siano elementi sufficienti per procedere con accuse che comportino una squalifica. World Rugby quindi ritiene il caso chiuso a meno che non vengano alla luce prove diverse come un file audio mai sentito prima. Il tallonatore sudafricano potrà quindi venire convocato e disputare la finale della Coppa del Mondo contro gli All Blacks, un evento che arriverà al termine di una settimana da tenere sotto grande attenzione.
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World Rugby infatti ha aggiunto di essere preoccupata per gli abusi e gli insulti che vengono rivolti sui social media ai giocatori, sottolineando come la volontà sia quella di cancellare queste situazioni in una disciplina che non ha spazio per l’odio.
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