La Scozia si aggiudica la manifestazione per 3 punti nel computo generale
La terza e ultima giornata del WXV 2 si è conclusa. Per le azzurre di Giovanni Raineri, impegnate in Sudafrica, questa volta le avversarie erano gli Stati Uniti. Ecco come sono andate le cose in Italia-USA.
La cronaca
A Cape Town la partita è fortemente condizionata dal vento, con l’Italia che inizia nella metà campo a sfavore di questo. Le statunitensi capiscono la cosa provando da subito a mettere sotto pressione le azzurre, che poco prima del quarto d’ora concedono una punizione messa a referto da Gabby Cantorna, per lo 0-3 americano.
L’Italia incassa il colpo senza subirlo troppo, anzi: Elisa Giordano e compagne si riversano nei ventidue avversari costringendo le rivali a una lunghissima fase di difesa. Al 28′ poi, dopo più di dieci minuti di cariche, fasi e pressione, l’argine americano cede, con Giordana Duca che si rende protagonista dell’ultimo decisivo allungo per la meta che vale il 7-3, vista anche la comoda conversione di Sillari.
Si entra negli ultimi dieci minuti. Altro monologo delle azzurre. Le americane sono ancora costrette a retrocedere. Un’azione dopo l’altra sino all’ultimo minuto quando, dopo uno sfondamento delle avanti, il pallone viene giocato al largo per le trequarti: l’ultima a beneficiare del pallone al largo è Vittoria Ostuni Minuzzi che realizza la meta del 12-3, risultato con cui si va al riposo, poiché Sillari non riesce a convertire il successivo calcio.
La ripresa comincia con lo stesso canovaccio con cui si era chiusa la prima frazione. L’Italia attacca, l’Italia va in meta. Questa volta con Sofia Stefan che sfrutta l’enorme lavoro di una Giordana Duca incontenibile e del sostegno delle compagne Alyssa D’Incà e Giulia Cavina per andare oltre. Si va sul 17-3, ma gli USA reagiscono immediatamente sfruttando l’azione di restart per fare proprio l’ovale e andare immediatamente in meta, in mezzo ai pali, con la corsa di Tahlia Brody. Lo score si sistema sul 17-8, perché la conversione affidata a Kristin Bitter non viene trovata, in un piazzato che va a incocciare sul palo a causa del fortissimo vento, nonostante la cortissima distanza dalla H.
La segnatura statunitense si trasforma, paradossalmente, in una molla per le azzurre. Stefan suona la carica in attacco muovendo l’ovale in maniera ritmata: le trequarti si mettono in moto. Rigoni, Sillari e Capomaggi entrano in azione favorendo il buco al largo per D’Incà che riceve l’ovale praticamente alla bandierina saltando un’avversaria per tuffarsi e andare oltre. E’ meta: si va sul 22-8 al 52′.
Ci si avvicina all’ora di gara: gioco rotto. Beatrice Rigoni decide di salire in cattedra. L’apertura si mette in proprio seminando al largo tre avversarie. La difesa collassa, la trequarti quindi ricicla all’interno per Gaia Maris che a sua volta trasmette all’esterno per l’accorrente Elisa Giordano che va oltre. Si va sul 27-8.
Le azzurre iniziano a fare i conti su quanti punti servano per vincere il torneo: Sillari, intanto, ne mette tre dalla piazzola per il 30-8; a meno di venti minuti dalla fine quindi, all’Italia servono altri tre punti per prendersi il primo posto definitivo nella rassegna scavalcando la Scozia.
Si entra nell’ultimo quarto d’ora. Gli staff tecnici pescano a piene mani dalle panchine: girandola di cambi da una parte e dall’altra. Dieci minuti al termine: la clessidra dell’incontro scorre, l’Italia ha necessità di fare tre punti, senza subirne.
A cinque dalla fine le azzurre recuperano l’ovale mettendosi in moto. Uno scatto di D’Incà e un calcio d’avanzamento di Stefan riescono a portare l’Italia nei ventidue avversari. Le statunitensi commettono un’infrazione andando sotto pressione. Allora touche per l’Italia: drive avanzante, pilotato da Gurioli. Si entra in area di meta: la stessa Gurioli sembra schiacciare. Le azzurre fanno festa intorno al punto. La direttrice di gara non convalida l’azione chiedendo la collaborazione del TMO. La meta viene invalidata per un’infrazione rilevata ai danni del pack italiano.
Ultimi due minuti. Le ragazze di Giovanni Raineri ci provano in tutti i modi. Fallo delle statunitensi, ma con il tempo che nel frattempo è diventato rosso: si va oltre l’80’. Anche le scozzesi, in tribuna, trepidano. In campo si riparte da una mischia italiana, poi tante fasi, che però non portano punti. Sillari commette un in-avanti che pone fine alle speranze tricolori.
L’Italia vince 30-8 sugli USA l’ultima partita del WXV2. La Scozia per tre punti in più alla voce “differenza punti” (Scozia +55; Italia +53), nonostante entrambe le formazioni siano arrivate a 15 punti nella classifica generale, vince il torneo.
WXV 2: Italia-USA, il tabellino
USA: 15 Tess Feury, 14 Summer Harris-Jones, 13 Kate Zackary ©, 12 Katana Howard, 11 Lotte Clapp, 10 Gabby Cantorna, 9 Taina Tukuafu, 8 Rachel Johnson, 7 Tahlia Brody, 6 Freda Tafuna, 5 Erica Jarrell, 4 Hallie Faufoou, 3 Keia Mae Sagapolu, 2 Paige Stathopoulos, 1 Catie Benson
A disposizione: 16 Kathryn Treder, 17 Alivia Leatherman, 18 Charli Jacoby, 19 Jenny Kronish, 20 Rachel Ehrecke, 21 Carly Waters, 22 Kristin Bitter, 23 Emily Henrich
Marcatrici USA
Mete: Tahlia Brody (46′)
Conversioni:
Punizioni: Gabby Cantorna (14′)
Italia: 15 Beatrice Capomaggi, 14 Vittoria Ostuni Minuzzi, 13 Michela Sillari, 12 Emma Stevanin, 11 Alyssa D’Incà, 10 Beatrice Rigoni, 9 Sofia Stefan, 8 Elisa Giordano ©, 7 Giulia Cavina, 6 Sara Tounesi, 5 Giordana Duca, 4 Valeria Fedrighi, 3 Lucia Gai, 2 Silvia Turani, 1 Gaia Maris
A disposizione: 16 Laura Gurioli, 17 Emanuela Stecca, 18 Alessia Pilani, 19 Isabella Locatelli, 20 Alissa Ranuccini, 21 Nicole Mastrangelo, 22 Veronica Madia, 23 Sofia Catellani
Marcatrici Italia
Mete: Giordana Duca (28′), Vittoria Ostuni Minuzzi (39′), Sofia Stefan (44′), Alyssa D’Incà (52′), Elisa Giordano (58′)
Conversioni: Michela Sillari (29′)
Punizioni: Michela Sillari (63′)
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