Il tecnico dei Bleus fra emotività ed analisi tecnica. Poi la proiezione verso il 2027
Dopo diverse settimane da una sconfitta che ancora brucia nella mente e nel cuore della Francia padrona di casa alla Rugby World Cup 2023, 28-29 dal Sudafrica che poi sarebbe diventato campione del mondo, il tecnico dei Bleus, Fabien Galthiè, è intervenuto in una conferenza stampa dove ha spiegato come in queste settimane ha provato ad analizzare e superare un “trauma sportivo” non facile da metabolizzare.
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Fabien Galthiè: l’atteso discorso post Rugby World Cup 2023
“Quattro anni di progressi costanti – ha detto il capoallenatore transalpino – con l’unico obiettivo di diventare campioni del mondo. La delusione, credetemi, sarebbe stata la stessa se avessimo perso di un punto anche in semifinale o in finale”.
Poi ha aggiunto: “Quando giochi per la Francia ai Mondiali devi essere pronto a giocare per vincere, ma anche a vivere un percorso dove ne potrai passare tante durante il corso delle settimane iridate. Purtroppo per noi, non abbiamo passato tutte le tappe che ci eravamo prefissati: quella squadra è quella dei campioni del mondo”.
Successivamente, in piena emotività, Galthiè afferma: “Rimarremo segnati per tutta la vita, questo farà parte del nostro viaggio e delle nostre carriere. Abbiamo tutti attraversato un periodo di introspezione su quello che ci è successo, sia a livello personale sia a livello di collettivo”.
Dal punto di vista tecnico e del futuro: “Un punto può essere niente e può essere tutto. Tatticamente rifarei tutto quello che ho fatto: l’obiettivo era quello di arrivare a giocarsi la partita fino all’ultima azione disponibile”.
“Ora dobbiamo pensare al futuro, al quadriennio verso il 2027. Quattro anni fa, nel 2019, quando abbiamo messo insieme la squadra per andare ai Mondiali in Giappone l’età media era di 24 anni, ora è diventata di 27 e se pensiamo al 2027 potrebbe essere intorno ai 30-31 anni. Saremo ancora un po’ più maturi e avremo anche una ventina di caps in più sulle nostre spalle: questo potrà solo farci bene, anche perché penso che la squadra ne uscirà più forte rispetto a quella che ha perso di un punto col Sudafrica”.
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