Ennesimo feroce scontro social da parte del geniale allenatore sudafricano che fuori dal campo non riesce a stare lontano dai guai
Si sa, Rassie Erasmus non ha mezze misure. L’ultimo controverso episodio che vede protagonista il deus ex machina degli Springboks riguarda il feroce scambio di opinioni con il giornalista neozelandese Ben Smith. Andando con ordine quest’ultimo, che lavora per Rugby Pass, ha scritto a inizio settimana: “Il Sudafrica che ha vinto i due Mondiali consecutivi non è (ripetendo due volte ndr) la più grande squadra della storia ovale. Se la sono cavata con rimonte clamorose, e in finale nonostante un uomo di vantaggio per tanti minuti si sono salvati all’ultimo. Loro sanno quello che intendo”.
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Apriti cielo, con Rassie Erasmus che piuttosto che continuare i festeggiamenti in patria ha attaccato Smith rispondendo in maniera feroce: “Non so se sei una persona reale, ma dovresti smetterla di mettere in imbarazzo la Nuova Zelanda con i tuoi tweet. Cresci amico e vedi se hai ancora le palle. Tu non rappresenti la Nuova Zelanda”. Erasmus, che si è riferito a Smith usando il pronome “She” è stato accusato di misoginia.
Ben I don’t know if you are are real person, but surely you must stop embarrassing NZ with your tweets. Grow up man and just have a look if you still have balls (he or she) that will show and help you to go be bit more as man or a lady. You = NZ (not) https://t.co/yj0pBXKe3K pic.twitter.com/gFPFkp7E74
— Rassie Erasmus (@RassieRugby) November 3, 2023
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Le polemiche comunque sono continuate per qualche ora con tanti tifosi sudafricani che hanno attaccato ferocemente Smith, definito (nel modo più pacato) “un coniglio da tastiera”. Tutto questo mentre gli Springboks stanno continuando il loro tour del paese con la Webb Ellis Cup, portato a Città del Capo da giovedì.
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