L’ala ha fotografato uno dei momenti più complicati della sua carriera
Un trionfo vissuto con una situazione emotiva a dir poco ingarbugliata. Nel Sudafrica che si è riconfermato campione del mondo a Parigi, qualche settimana fa, nell’epilogo thriller della Rugby World Cup 2023 c’è chi si è reso “protagonista” di un finale imprevisto.
Cheslin Kolbe: il racconto dei suoi ultimi 10 minuti della finale del Mondiale
E’ Cheslin Kolbe, l’ala più importante della storia recente degli Springboks, assieme a Bryan Habana, ammonito al 73′ (per un in-avanti volontario) dello scontro iridato con gli All Blacks dello scorso 28 ottobre, che intervistato dai giornalisti ha detto: “Ero deluso, perché in quel momento col mio gesto sapevo di aver deluso i miei compagni e un’intera nazione”, ha ammesso.
“Ho pensato subito a guardare il tabellone con il cronometro di gara. Poi – prosegue – ho realizzato che non sarei più tornato in campo. Sono andato a sedermi con la testa in mezzo alle mani nascondendomi con la maglietta. Piangevo e pregavo allo stesso tempo”.
“Dentro di me chiedevo a Dio se questo fosse stato pensato per me o per noi. Poi, man mano che passavano i minuti vivevo momenti ancora più agitati alternati a rari momenti di tranquillità”.
Poi l’ultima frase: “Il fischio finale? Ad essere sincero non l’ho sentito…”
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