Handré Pollard ha raccontato del suo ruolo “inedito” alla Rugby World Cup 2023

Handré Pollard ha raccontato del suo ruolo “inedito” alla Rugby World Cup 2023 ph. S. Pessina

Un impiego part time, ma comunque decisivo, dettato dalle sue condizioni fisiche non certamente perfette, ma anche dalla volontà di esserci a tutti i costi all’interno del gruppo-squadra sotto qualsiasi veste.

In un’intervista rilasciata a Sky Sports, Handré Pollard – il due volte campione del mondo con il Sudafrica – ha raccontato come ha vissuto la Rugby World Cup 2023.

In primo luogo è partito elogiando Manie Libbok, che per quasi tutto il percorso iridato ha gestito parte della mediana sopperendo proprio all’assenza di Pollard stesso, poi ha raccontato: “La mentalità di tutti all’interno degli Springboks è rivolta alla squadra al bene comune”.

“Qualche settimana prima del Mondiale ho parlato con lo staff e ho detto loro che sarei stato disponibile a fare qualsiasi cosa pur di esserci, anche solo ad allenarmi andando poi in tribuna tutte le partite. Volevo dare il mio contributo in qualche modo. E devo anche dire che, vista la prima fase, ho pensato che quello potesse essere il mio ruolo”.

“Poi – fa sapere – è arrivato il mio momento. In un crescendo di emozioni e di incontri, dove vincere era l’unica cosa che contava e devo dire che averlo fatto sempre di un punto è stato davvero incredibile. Una scarica di emozioni pazzesche, in un Mondiale che ci ha visti giocare contro Scozia, Irlanda, Francia, Inghilterra e All Blacks: tutte le migliori formazioni del pianeta, qualcosa di straordinario”.

Infine Handre Pollard conclude però con la volontà di guardare avanti: “E’ stato tutto fantastico. Ora però è il momento di tornare a Leicester e credo che questo mi farà bene. Bisogna mettere via i ricordi e affrontare nuove sfide”.