Il rugby maschile in Canada sta sempre peggio: chiudono i Toronto Arrows

L’unica franchigia professionistica del paese cessa le attività e non parteciperà alla Major League Rugby 2024

Rugby World Cup 2023: playoff USA-Canada, due sfide per un posto al Mondiale - ph. S. Pessina

Canada: falliti i Toronto Arrows – ph. S. Pessina

I Toronto Arrows, la franchigia professionistica del rugby canadese, non parteciperà alla Major League Rugby 2024 e cesserà le proprie attività a causa di problemi economici.

Un duro colpo per il rugby maschile canadese, che da alcuni anni a questa parte sta affrontando un processo di regressione notevole.

Era la Rugby World Cup 2015 quando il Canada allenato da Kieran Crowley aveva messo in seria difficoltà l’Italia di Jacques Brunel. Nel 2019, poi, la squadra aveva fallito la qualificazione attraverso il percorso continentale, ma era riuscita comunque a partecipare al mondiale nipponico grazie alla vittoria del torneo di ripescaggio.

Un segnale di una perdita di rilevanza che è stato poi rafforzato dalla mancata qualificazione al 2023, avvenuta per mano del Cile nella storica eliminatoria del 2021.

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Con un breve comunicato, il 27 novembre la franchigia degli Arrows ha comunicato la cessazione delle proprie attività. Il 2023 è stato un anno difficilissimo per la squadra di Toronto: la MLR li ha visti terminare ultimi con una sola vittoria nel proprio ruolino di marcia, seguita da 13 sconfitte consecutive; il proprietario della squadra Bill Webb è scomparso a 59 anni dopo una breve malattia, e il club non è riuscito a costruire fondamenta abbastanza solide per fare a meno di lui.

Mentre il campionato nordamericano (ora esclusivamente statunitense) non soffrirà particolarmente l’esclusione di una delle squadre dal torneo, per il rugby canadese è un ulteriore passo verso il basso. Gli Arrows erano la squadra del capitano della nazionale, di altri giocatori internazionali e dei giovani talenti da far crescere per il futuro.

In questo momento il Canada è al 21esimo posto del ranking mondiale maschile e le prospettive di risalire la china non sembrano prossime. A salvare lo sport nel paese c’è il movimento femminile, che è meritatamente quarto nel ranking e ha ben figurato anche alla Rugby World Cup 2021, arrivando in semifinale.

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