Risposta “secca” alle dichiarazioni di Sam Cane
Dopo esser stata chiamata in causa da Sam Cane, la Federazione Neozelandese ha fatto sentire forte la sua voce sul tema delle regole in merito all’eleggibilità dei giocatori per fare parte degli All Blacks.
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Nuova Zelanda: la Federazione si oppone alle modifiche sui criteri di eleggibilità
In una dichiarazione ufficiale, New Zealand Rugby ha affermato: “Gli attuali criteri rimangono una base fondamentale dell’eredità e del successo del rugby neozelandese. Quegli stessi criteri che consentono ai giocatori senior e con una lunga militanza – tanto nel rugby maschile quanto in quello femminile – di avere l’opportunità di giocare all’estero per poi tornare in Nuova Zelanda, come parte di un impegno a lungo termine”.
“New Zealand Rugby – prosegue il comunicato – continuerà a cercare modi per mantenere elevati gli standard di competitività delle manifestazioni nazionali e internazionali, al fine di garantire un livello alto di rappresentanza delle formazioni nazionali in eventi globali come la Rugby World Cup”.
“Qualsiasi modifica significativa – si conclude – non è in previsione a breve termine e, in ogni caso, richiederebbe una consultazione profonda con tutte le parti interessate”.
Un messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni, nonostante in questi giorni siano stati fatti paragoni, ad esempio, con i criteri sudafricani, che dicono che un giocatore è eleggibile anche se spende la sua attività in un paese diverso dal Sudafrica, così come dimostrato dai 18 elementi su 33 che hanno costituito la rosa degli Springboks nell’ultima Rugby World Cup.
Una curiosa rilevazione
I media neozelandesi, vista l’osservazione effettuata da Sam Cane, si sono “divertiti” in questi giorni a disegnare le formazioni dei potenziali All Blacks lontani dalla Nuova Zelanda.
Numerosi sono gli elementi di assoluto valore che al momento stanno giocando all’estero, ma che non rientrano nei criteri di eleggibilità.
Fra loro vi sono, i trequarti: George Bridge (Montpellier), Jack Goodhue (Castres), Ngani Laumape (Kobelco Kobe Steelers), Leicester Fainga’anuku (Toulon), Richie Mo’unga (Toshiba Brave Lupus) e Brad Weber (Stade Francais).
E gli avanti: Shannon Frizell (Toshiba Brave Lupus), Nepo Laulala (Toulouse) e Karl Tu’inukuafe (Montpellier)
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