Il tecnico campione del Mondo con l’Inghilterra 2003 ha detto la sua sulla decisione del capitano inglese: “Siamo onesti. Non c’è nessuno alla RFU che ha un’idea di come aiutarlo ora che ne ha più bisogno”
La decisione di Owen Farrell di lasciare temporaneamente l’attività internazionale, rinunciando al Sei Nazioni 2024 e ai prossimi test estivi, ha lasciato tutti a bocca aperta. Il capitano dell’Inghilterra nelle ultime stagioni ha ricevuto il pieno sostegno del c.t. Borthwick, dei compagni e di tutti gli addetti ai lavori. Anche il c.t. del vittorioso Mondiale 2003, Clive Woodward, ha detto la sua schierandosi dalla parte di Farrell e ricordando come l’inglese sia stato perennemente criticato, anche a livello personale, in questi anni.
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“Per chissà quale ragione non ha mai avuto gli elogi che meritava. Anzi, è stato sempre molto criticato, spesso a livello personale e ingiustamente. Mi chiedo se ciò non abbia avuto un impatto nella sua scelta” ha scritto Woodward nel suo editoriale sul Daily Mail.
“L’accanimento nei suoi confronti è stato esagerato e totalmente fuori luogo. Tutto questo si può riassumere nei fischi che ha ricevuto al Mondiale, per un giocatore che è ha dato così tanto è imperdonabile” ha proseguito l’ex tecnico.
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Woodward ha posto anche un altro interrogativo: questa decisione potrebbe aprire la strada ad altre scelte simili da parte di altri giocatori, che potrebbero prendersi un anno sabbatico e fare una pausa dalle incessanti pressioni del rugby internazionale? “Dobbiamo essere brutalmente onesti. Non c’è nessuno alla RFU (la federazione inglese, ndr) che ha un’idea di come aiutare Farrell ora che ne ha più bisogno. Senza dubbio daranno la colpa agli altri, soprattutto ai media, e creeranno qualche altro comitato senza nome per ‘investigare’ e scaricare le proprie responsabilità”.
“Nel frattempo, Farrell sarà lasciato a risolvere la situazione da solo. È così sbagliato. La RFU e le altre federazioni internazionali dovrebbero guardare alla situazione di Farrell con reale preoccupazione, ma anche come un’opportunità per supportare al meglio i giocatori. Le migliori aziende al mondo inseriscono gli anni sabbatici retribuiti all’interno dei loro processi, perché non farlo anche nel rugby?” ha proseguito Woodward, che poi ha concluso pensando al futuro del giocatore.
“Spero davvero che non sia l’ultima volta che vedremo Farrell a livello internazionale. Andy Farrell è un candidato a guidare i Lions nel 2025 in Australia. Quanto mi piacerebbe vedere suo figlio fare un tour così insieme al padre”.
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