La federazione australiana seguirà lo stesso percorso intrapreso da Francia e Nuova Zelanda per il rugby di base
Nel febbraio del 2024 in Australia inizierà una fase sperimentale che prevede l’utilizzo di un regolamento diverso per quanto riguarda l’altezza dei placcaggi, il cui limite sarà spostato dalla linea delle spalle a quella al di sotto dello sterno. La sperimentazione includerà tutte le competizioni nazionali australiane, ad esclusione del Super Rugby Pacific.
Questa sperimentazione segue la strada aperta da Francia e Nuova Zelanda, che già utilizzano questo regolamento a livello di rugby di base: uno studio di World Rugby, infatti, ha dimostrato come il rischio di commozione cerebrale sia molto più alto (4 volte superiore) quando la testa del placcatore impatta al di sopra dello sterno del portatore di palla.
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“Le ricerche effettuate in tutto il mondo hanno chiaramente identificato la sicurezza come il problema numero uno che impedisce ai tifosi e ai potenziali giocatori di approcciarsi al rugby”, ha affermato l’amministratore delegato di Rugby Australia, Phil Waugh.
“Ovviamente è impossibile eliminare tutti i rischi dal gioco” ha proseguito Waugh: “Tuttavia crediamo fermamente che promuovere tecniche di placcaggio più sicure, riducendo il rischio di contatto con la testa e di commozione cerebrale, porterà a un gioco ancora più sicuro. Sono fiducioso che i nostri giocatori e allenatori a tutti i livelli continueranno a lavorare su tecniche di placcaggio sicure ed efficaci”.
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Waugh porta come esempio proprio l’esperienza francese: “In Francia c’è stato un aumento significativo delle sanzioni nel primo anno di questo processo, seguito poi da un sostanziale calo nei due anni successivi, man mano che giocatori e arbitri si adeguavano alle nuove regole. Potrebbe quindi esserci un periodo di adattamento sia per i giocatori che per gli ufficiali di gara, e chiederei pazienza e rispetto verso tutte le parti in causa mentre ci imbarchiamo in questo viaggio”.
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