Warren Gatland e il disturbatore seriale irlandese: “Le cose sono andate troppo oltre”

Il tecnico del Galles ha rivelato un episodio poco piacevole del recente passato

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Warren Gatland

Il capo allenatore del Galles Warren Gatland ha rivelato di aver ricevuto fastidiose molestie telefoniche durante la Coppa del Mondo, dopo che un tifoso avversario aveva ottenuto il suo vero numero di telefono.

Dopo la comunicazione pubblica di Owen Farrell che ha dichiarato di fermarsi dall’attività internazionale per salvaguardare la sua salute mentale, Gatland ha espresso solidarietà al capitano inglese e alla famiglia nella sua rubrica scritta per il Daily Telegraph.

Sulle colonne del quotidiano inglese ha spiegato come ha dovuto affrontare un personaggio ai limiti dello stalking, che gli ha inviato messaggi sarcastici e provocatori prima e dopo le partite del Galles.

“All’inizio pensavo che i messaggi fossero solo uno scherzo di un amico – ha spiegato il coach neozelandese – Avevo precedentemente vissuto in Irlanda e ho visualizzato il messaggio come proveniente da un numero irlandese”.

Warren Gatland e il disturbatore seriale irlandese: “Le cose sono andate troppo oltre”

Poi i messaggi hanno continuato ad arrivare. Di solito quando il Galles perdeva Gatland riceveva commenti sarcastici o battute velenose. In quel momento l’allenatore dei Dragoni si è reso conto che non era uno scherzo, ma qualcosa di sistematico.

“Per assicurarmi di sapere che i messaggi provenivano dal molestatore, ho salvato il suo numero con il nome di ‘Testa di c…o irlandese’. Poi, durante il Sei Nazioni ho ricevuto un messaggio dallo stesso numero, ma questa volta il suo nome è venuto fuori sul suo profilo WhatsApp. Forse non se ne rendeva conto, o forse semplicemente non gli importava. L’ho cercato su internet e ho riscontrato che sembrava essere un amministratore delegato di qualche azienda a Dublino”.

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È stato quando Gatland ha risposto con il vero nome dell’uomo che pensava che i messaggi si sarebbero fermati, ma il troll gli ha recentemente inviato un messaggio con scritto “Waltzing Matilda…” (canzone tradizionale australiana) prima della partita di Coppa del Mondo contro i Wallabies che il Galles ha vinto 40-6.

L’ex tecnico dei B&I Lions si è dichiarato turbato dagli scambi telefonici con una persona sconosciuta che poteva contattarlo in qualsiasi momento. La sua esperienza personale ha dunque consolidato la sua convinzione che “le cose sono andate troppo oltre” in quello che è un “giorno triste per il rugby” in riferimento alla dichiarazione di Owen Farrell che non giocherà al Sei Nazioni del prossimo anno.

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