Challenge Cup: le aspettative di Zebre e Benetton ai nastri di partenza

Cosa aspettarsi dal cammino nella coppa cadetta delle due franchigie italiane. Per entrambe il passaggio del turno è alla portata

Zebre-Bath

Challenge Cup: le aspettative di Zebre e Benetton ai nastri di partenza – ph. Luca Sighinolfi

Sabato 9 dicembre inizierà l’avventura nella Challenge Cup 2023/2024 sia per le Zebre che per il Benetton.

Inserite rispettivamente nei girone 1 e 2 della competizione, entrambe le franchigie italiane hanno come obiettivo quello di riuscire a passare il turno nella fase a gironi.

Per la squadra di Parma si tratta di un traguardo raggiungibile ma non scontato, per quella di Treviso una sorta di minimo sindacale per quanto riguarda la stagione europea. Per entrambe, la Challenge Cup ricopre comunque un ruolo di secondo piano rispetto alla necessità di ottenere risultati nello United Rugby Championship.

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Zebre: le gare al Lanfranchi decisive per passare il turno

Tra le 6 squadre del girone 1 le Zebre saranno felici di evitare l’incontro con gli Sharks, malgrado siano l’unica squadra battuta fin qui in stagione. La squadra di Durban è una delle compagini più forti del torneo e una delle favorite non solo per la vittoria del girone, ma anche per quella della coppa. I sudafricani infatti sono tra le contendenti più motivate, oltre che più attrezzate, per portare per la prima volta in Sudafrica una delle ex coppe europee.

Le quattro avversarie da affrontare, invece, sono molto diverse tra loro. Sarà importante partire bene contro i Cheetahs, che affronteranno sabato 9 la loro prima partita della stagione a 8mila chilometri di distanza da casa, passando dai 30 gradi di Bloemfontein agli 8 previsti per domenica a Parma.

I Cheetahs per la Challenge Cup hanno qualche vecchia conoscenza del rugby italiano (l’ex Benetton Carl Wegner e il campione d’Italia con Rovigo Abner van Reenen), un paio di notevoli totem del rugby sudafricano (l’infinito Ruan Pienaar è ancora in rosa a 39 anni e 9 mesi, ma c’è anche il 33enne Oupa Mohoje, 20 caps con gli Springboks) e qualche stella delle nazionali minori (Aranos Coetzee e Louis van der Westhuizen hanno giocato la RWC con la Namibia, Ruben de Haas è il numero 9 degli USA, il mediano di apertura dell’Olanda Reinhardt Fortuin e il trequarti dello Zimbabwe Tapiwa Mafura), oltre a una folta schiera di onesti mestieranti.

Più difficili saranno le due trasferte in Francia alla seconda e quarta giornata contro Oyonnax e Pau. Entrambe le squadre sono partite per ottenere una tranquilla salvezza in Top 14, ma stanno andando meglio del previsto. I rossoneri, nelle cui fila degli Espoirs militano ben 4 italiani, hanno ottenuto 4 vittorie in 9 partite e sono a +8 rispetto alla zona salvezza, mentre Pau è addirittura in quarta posizione, malgrado il super-acquisto Sam Whitelock debba ancora scendere in campo.

Per entrambe la Challenge Cup è poco più di una competizione di rincalzo e, come spesso succede con le squadre francesi, si prevede che possano ruotare molto nelle loro formazioni per le partite di coppa. Entrambe, essendo squadre medio-piccole, non hanno una rosa profondissima che permetta loro di mantenere la stessa qualità con tutti gli attori, ma al contempo hanno nei rispettivi stadi due veri e propri fortini dov’è difficilissimo andare a vincere.

Per le Zebre però potrebbero bastare due vittorie contro Cheetahs e Dragons, l’altra squadra che affronteranno in casa, per agguantare gli ottavi di finale. I gallesi, colleghi di URC, sono attualmente il fanalino di coda in campionato e una squadra che i ducali devono prepararsi a battere ad ogni occasione in questa stagione.

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Benetton: girone non difficile, ma da non sottovalutare

Dopo aver giocato una storica semifinale europea, il Benetton non può nascondersi nella prima parte della stagione. La qualificazione agli ottavi di finale è il minimo indispensabile e farlo come prima del girone o come migliore seconda sarebbe importante ai fini dell’abbinamento nella prima partita ad eliminazione diretta.

Per com’è stato costruito il format di quest’anno, infatti, le prime classificate dei 3 gironi giocheranno contro le 3 quarte classificate, la migliore seconda contro la peggior terza classificata, ma le altre quattro qualificate finiranno direttamente contro una delle squadre che arrivano dalla Champions Cup.

Da una parte il Benetton ha necessità di implementare una maggiore rotazione dei giocatori in rosa durante i turni di coppa, cosa che potrebbe portare a un leggero calo delle prestazioni, dall’altra le avversarie sono tutte di un livello ampiamente alla portata per poter centrare le primissime posizioni del girone.

La trasferta a Swansea del primo turno rappresenta forse l’ostacolo più difficile sul cammino dei biancoverdi, che avranno poi l’opportunità di portare a casa bottino pieno quando affronteranno in casa Perpignan e Montpellier, penultima e ultima del Top 14. Delle due la più pericolosa sembra la seconda, che ha cambiato completamente lo staff e, se riuscirà a ritrovare un po’ di coesione entro fine gennaio, ha la profondità di rosa per poter essere un avversario difficile.

Anche la trasferta a Newcastle, però, è una gara che i Leoni potrebbero mettere nel mirino per portare a casa punti. I Falcons di quest’anno non solo giacciono in fondo alla classifica della Premiership, ma hanno anche puntato su una strategia al risparmio che li ha privati di tutti i giocatori di maggiore esperienza del pacchetto di mischia.

Un girone non difficile, insomma, ma che non va preso sottogamba. Mantenendo alto il livello, il Benetton può puntare ad arrivare nelle prime posizioni del girone e ambire ad un ottavo di finale abbordabile tra le mura amiche.

Lorenzo Calamai

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