L’estremo campione del mondo torna su uno dei momenti chiave del mondiale, nel match contro la Francia
È stato uno dei momenti chiave della Rugby World Cup 2023, nel quarto di finale tra Sudafrica e Francia finito con un solo punto di scarto in favore degli Springboks: Damian Willemse ha raccolto al volo un lungo calcio degli avversari nei propri 22 metri, ha chiamato il mark e ha richiesto una inconsueta e pericolosa mischia ordinata in una posizione di campo difficile per la propria squadra.
Si è poi rivelata una mossa psicologicamente decisiva nell’orientare le sorti della gara dalla parte della mischia ordinata sudafricana e il numero 15 degli Springboks è tornato a parlarne nel podcast Boks Office, in studio insieme alle due leggende della nazionale come Jean de Villiers e Bryan Habana.
“Era un piano strategico escogitato dallo staff – ha raccontato Willemse – Quello che ha permesso che funzionasse è stato il fluire del gioco, il momento della partita, nessuno se lo aspettava. Perfino i nostri avanti non sapevano quando sarebbe successo.”
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“Ci eravamo detti di scegliere un momento nel quale il nostro pack era ancora fresco, in cui avevamo un momento positivo o c’era bisogno di una giocata importante. La cosa è stata chiamata al momento giusto, i nostri avanti hanno fatto il loro lavoro e ci hanno fornito una punizione.”
Willemse è poi entrato nella cronaca dettagliata di come ricorda quegli istanti: “Credo che abbiano avuto una mischia e abbiano giocato la palla fino a Louis Bielle-Biarrey, che l’ha presa e calciata lontano. Il pallone stava arrivando, l’ho visto e mi sono detto: adesso! adesso!.”
“Subito dopo aver chiamato il mark ho cominciato a chiedermi: è il momento giusto? Ho fatto un errore? Ma alla fine, come ho detto, avevo percepito il momento della gara e avevamo provato questa cosa tutta la settimana. Ho preso la palla, l’ho messa a terra, ho visto Frans Malherbe corricchiare risalendo il campo e ho chiamato mischia. L’arbitro ha annuito e mi ha guardato come dire: sei sicuro?”
“Io gli ho detto di sì, che volevo una mischia, poi mi sono girato e ho cominciato a pregare: ok, fa’ che ne esca qualcosa da qui”
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