Polemiche feroci, ma il diretto interessato nega di aver sostenuto qualsiasi tipo di colloquio fino a poche settimane fa
Non sarebbe potuta andare diversamente, e infatti la firma di Eddie Jones sul nuovo contratto che lo legherà al Giappone fino al 2027 ha scatenato una marea di polemiche. In tanti lo hanno accusato di aver mentito alla federazione aussie, visto che si parla di un colloquio sostenuto prima ancora della Rugby World Cup, ma il diretto interessato nega tutto e respinge ogni accusa.
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“Non ho sostenuto nessun colloquio durante la scorsa estate (boreale). Un’agenzia di reclutamento mi ha chiesto di condividere le mie esperienze con il Giappone e qualche persona con molta fantasia potrebbe averlo scambiato con qualcosa di diverso dalla realtà. La prima intervista che ho avuto con la federazione giapponese per parlare di lavoro è stata pochi giorni fa, a dicembre, ed è stata l’unica. Non mi sento minimamente in colpa per quanto accaduto nelle ultime settimane”.
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Queste le parole di Eddie Jones, reduce dalla disastrosa esperienza alla guida dell’Australia eliminata per la prima volta dalla fase a eliminazione diretta del Mondiale. Ha raccontato anche come la scelta di abbandonare i Wallabies sia stata legata a una federazione incapace di aiutare lo sviluppo del movimento. Cinque vittorie e sette sconfitte sono il triste score con il quale ha chiuso il 2023, ora ripartirà con i Brave Blossoms per un ciclo di cinque anni che lo accompagnerà alla prossima Rugby World Cup proprio in Australia e anche oltre.
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