Il mediano di apertura ha confidato in una lunga intervista la sua frustrazione per l’avventura iridata e i suoi pensieri sul futuro
Finn Russell è pronto a scendere in campo questa sera, sabato 16 dicembre, con il suo Bath per affrontare il Cardiff Rugby nel secondo turno di Champions Cup. L’avventura nella principale coppa europea col nuovo club è iniziata bene per lo scozzese, con una convincente vittoria su Ulster, così come in Premiership.
Eppure alcuni pensieri rimangono nella mente del mediano di apertura, legati in particolare alla Scozia e all’esperienza nell’ultima edizione della Rugby World Cup. Un torneo in cui gli Highlanders si presentavano con una formazione molto competitiva ma, per loro sfortuna, inserita in un girone di ferro con Sudafrica, poi campione del Mondo, e Irlanda.
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Finn Russell: “La Scozia attuale è una delle migliori in cui abbia giocato, questo rende ancor più amaro il tutto”
In un’intervista, riportata da Rugbypass, Finn Russell è tornato con il pensiero a quelle giornate ammettendo, in tutta sincerità, la tanta amarezza provata. Terminato il Mondiale lo scozzese si è spostato velocemente al suo nuovo club per non pensarci troppo: “Sono tornato subito qui la settimana dopo, soprattutto per non dover affrontare il problema”.
“Si trattava di andare avanti e di smaltire la delusione e la frustrazione che avevo dentro, e che è ancora lì. E forse tra tre mesi, quando tornerò dal Sei Nazioni, potrebbe farsi sentire di nuovo perché non mi sono dato il tempo per smaltirla. Ora non ci penso, ma non so mai cosa potrà succedere quando tornerò a occuparmi della Scozia”.
“Il gruppo che abbiamo ora e il modo in cui stiamo giocando è una delle migliori squadre in cui ho giocato per la Scozia; credo che questo renda il tutto ancora più frustrante. Ovviamente il sorteggio è stato difficile, ma questo è lo sport e questo è il modo in cui va. Avremmo potuto fare meglio di quanto abbiamo fatto, e forse col tempo mi guarderò indietro e chissà, sarò più frustrato o forse no, non ne sono sicuro”.
Questa riflessione apre a quella successiva, riguardo il futuro di Finn Russell. “Ho 31 anni, potrei avere un’altra Coppa del Mondo, o forse no”, ha detto il mediano di apertura della Scozia.
“Non si sa mai cosa c’è dietro l’angolo. Dato che la Rugby World Cup è solo una volta ogni quattro anni, è sicuramente frustrante quando si ha questa possibilità e non si riesce a ottenere quanto si vorrebbe”.
“Qualcuno mi ha fatto questa domanda: è sufficiente il viaggio o sono i trofei che contano? Non ne sono sicuro. Spero di non dovermi porre questa domanda tra cinque o sette anni, o comunque tra molto tempo. Ci sono alcuni obiettivi individuali che cercherò di raggiungere; potrebbero bastare anche le piccole cose, come il miglior marcatore dell’anno. È una domanda difficile a cui rispondere ora che sto ancora giocando e cercando di raggiungere i miei obiettivi”.
“Mi piacerebbe aver vinto più titoli con il Racing 92, con Glasgow e con la Scozia, ovviamente. Ma penso di avere ancora abbastanza tempo per vincere qualche titolo. Tra tre-quattro anni potrei iniziare a guardarmi indietro e pensare: ‘Se avessi fatto questo o quello in modo diverso, il risultato sarebbe stato diverso?”, ha concluso il mediano in questa interessante intervista.
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