Marco Riccioni ha parlato approfonditamente della salute mentale nel rugby

Il pilone si è anche soffermato sulla sua condizione fisica dopo l’infortunio

Marco Riccioni con la maglia della nazionale alla Rugby World Cup 2023 – ph. Sebastiano Pessina

Marco Riccioni a tutto tondo. Il pilone dei Saracens e della nazionale italiana si è raccontato nel podcast “Leoni Fuori” toccando diversi punti della sua attuale carriera. Dall’infortunio che lo ha colpito nelle ultime settimane alla gestione della salute mentale nel mondo del rugby. Ecco cosa ha detto il prima linea.

Leggi anche, Italia, verso il Sei Nazioni 2024: Marco Riccioni è in forte dubbio

Marco Riccioni: le condizioni fisiche e la salute mentale nel rugby

“Adesso sto meglio. Ho dovuto fare – ha affermato – una piccola operazione per liberare un problema che si era un po’ aggravato, soprattutto dopo il Mondiale. Abbiamo provato a farlo passare e gestire in qualche modo, ma alla fine un intervento è stato necessario. Per fortuna con uno specialista ho trovato una soluzione e sono felice: non avrei potuto continuare a giocare in quelle condizioni”.

Sui tempi di recupero: “Quando si vanno a toccare i nervi o le ernie è sempre difficile ipotizzare un momento preciso. L’obiettivo è quello di essere ok per il Sei Nazioni: è la cosa che mi interessa. Se dovessi essere in dirittura d’arrivo, ma non ancora pienamente disponibile, lo dico già da ora, capirei le scelte di Gonzalo Quesada nel voler portare ragazzi più in forma nel mio ruolo”.

Owen Farrell e la scelta di prendersi un break dalle convocazioni internazionali: “Prendersi un periodo di stop dall’attività internazionale? Io per certi versi questa cosa la vedo anche normale. Il “caso Farrell” lo definirei disgustoso: mi dispiace per come è stato trattato per questa sua scelta. Lo conosco e so che persona è: vedere tutta la m****a che gli hanno buttato addosso in questi anni: un conto è se questo magari arriva dalla stampa estera, un conto è se questo ti arriva addirittura dalla nazione che tu rappresenti”.

“Farrell comunque non è il solo. Anche Atonio ha avuto un momento di riflessione, il fatto è che si gioca tanto: si gioca ad un livello sempre più alto, basti pensare ai quarti di finale della Rugby World Cup, a un ritmo logorante”.

Valutazioni: “Alla lunga è chiaro che si debbano fare delle scelte. Per esempio alla fine della stagione, dopo i campionati: in un attimo si è proiettati sull’attività internazionale estiva. E li affiorano pensieri: è più facile pensare di saltare una tournèe in estate che un torneo prestigioso come il Sei Nazioni. Penso anche soprattutto a chi una famiglia a casa. Quando sei giovane hai meno responsabilità, con l’età ci sono cose che arrivano e scelte da prendere”.

L’aiuto degli psicologi: “Intanto sfatiamo un mito: io mi faccio seguire da una psicologa anche al di fuori dell’attività rugbystica. E’ fondamentale avere una persona che ti segua. Qui ai Saracens vedo tanti ragazzi che a volte “si mangiano dentro” per l’ansia di una partita: ci sta la tensione, ma ci sta anche il cercare di godersi le cose, come una partita a livello internazionale. Io personalmente intendo tutto come un divertimento: e se non ci fosse questa condizione, probabilmente, smetterei di giocare. Qui ai Saracens ci sono persone che ci conoscono e ci aiutano stimolandoci nei punti giusti ed è di quelle che bisogna circondarsi: è fondamentale. Non è una cosa solo per lo sport: stare bene mentalmente, ti fa stare bene in generale”

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Rugby in diretta: la programmazione TV e streaming dal 25 al 27 ottobre

Sfida in contemporanea per Zebre e Benetton venerdì sera, Serie A Elite maschile protagonista del sabato

24 Ottobre 2024 Rugby in TV
item-thumbnail

URC: le formazioni di Bulls e Scarlets, avversarie delle italiane

Venerdì 25 ottobre Benetton e Zebre giocano in contemporanea contro due squadre che si sono affrontate tra loro una settimana fa

24 Ottobre 2024 News
item-thumbnail

URC: dove e quando si vede Scarlets-Zebre in TV e streaming

I ducali e il Benetton giocano in contemporanea: come seguire la gara (o tutte e due)

24 Ottobre 2024 Rugby in TV
item-thumbnail

Serie A Elite: il giovane Simon Koroiyadi dal Benetton al Mogliano

Il numero 8 delle Fiji under 20, arrivato a Treviso in estate, va a rinforzare la già ambiziosa rosa del club biancoblu

24 Ottobre 2024 Campionati Italiani / Serie A Elite
item-thumbnail

URC: la formazione delle Zebre che sfidano gli Scarlets a Llanelli

Fischetti guida una squadra rodata ma con qualche novità nella difficile trasferta di venerdì sera

item-thumbnail

URC: Rhyno Smith e Matt Gallagher nel XV del Benetton che sfida i Bulls

E la compresenza dei due "numeri 15" non è l'unica novità: Marco Bortolami cambia interi reparti