Una gara importante a diversi livelli tra due squadre che si sono fin qui equivalse in stagione. Calcio d’inizio alle 16:15
Questo Zebre-Dragons è come un millefoglie, diversi strati l’uno uguale all’altro ma ognuno possiede la sua importanza.
Perché la franchigia ducale e quella gallese condividono non solo una parte del loro destino in Challenge Cup, ma anche in United Rugby Championship, dove entrambe si trovano nella stessa parte di classifica, confrontandosi per emergere il più possibile dai pantani delle ultime posizioni. Dai loro scontri passa, insomma, buona parte del rispettivo bilancio stagionale e fin qui le due formazioni si sono equivalse.
Questo di Parma sarà il primo scontro, che vedrà poi un secondo appuntamento a marzo in campionato. Un’occasione, insomma, non solo per battere un avversario diretto concorrente per la qualificazione nel girone di Challenge, ma anche di mettere un tassello, di ottenere un’affermazione di superiorità rispetto alla contendente.
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Ecco allora che entrambe le squadre non si sono risparmiate nelle selezioni per la gara delle 16:15 di sabato 13 gennaio allo Stadio Lanfranchi. I Dragons hanno cambiato solo tre giocatori dall’importante vittoria nel derby di URC contro gli Scarlets, inserendo peraltro in formazione un talento come quello di Rio Dyer e recuperando il pilone internazionale Rhodri Jones. Le Zebre hanno puntato su un XV consolidato, preferendo però dare a Giovanni Montemauri l’importante compito di guidare la regia della squadra, con Geronimo Prisciantelli che partirà in panchina per la seconda volta in stagione (è stato titolare in dieci gare su undici fin qui).
Le Zebre possono provare a fare la voce grossa con il pacchetto degli avanti, sia in mischia ordinata che nei drive da rimessa laterale. La differenza per i ducali la farà soprattutto la capacità di difendere quando il possesso lo avranno gli avversari: entrambe le squadre patiscono molto le iniziative offensive altrui e chi riuscirà a limitare maggiormente i danni potrà portare a casa l’incontro.
Zebre Rugby: 15. Lorenzo Pani, 14. Pierre Bruno, 13. Luca Morisi (c), 12. Enrico Lucchin, 11. Simone Gesi, 10. Giovanni Montemauri, 9. Gonzalo Garcia, 1. Danilo Fischetti, 2. Marco Manfredi, 3. Matteo Nocera, 4. Leonardo Krumov, 5. Andrea Zambonin, 6. Guido Volpi, 7. Jacopo Bianchi, 8. Davide Ruggeri
A disposizione: 16. Giampietro Ribaldi, 17. Luca Rizzoli, 18. Juan-Manuel Pitinari, 19. Matteo Canali, 20. Giacomo Ferrari, 21. Thomas Dominguez, 22. Geronimo Prisciantelli, 23. Scott Gregory
Dragons: 15. Cai Evans, 14. Rio Dyer, 13. Aneurin Owen, 12. Harri Ackerman, 11. Jared Rosser, 10. Will Reed, 9. Rhodri Williams (c), 1. Rhodri Jones, 2. James Benjamin, 3. Luke Yendle, 4. Sean Lonsdale, 5. George Nott, 6. Dan Lydiate, 7. Harri Keddie, 8. Aaron Wainwright
A disposizione: 16. Bradley Roberts, 17. Rodrigo Martinez, 18. Chris Coleman, 19. Matthew Screech, 20. Ollie Griffiths, 21. Dane Blacker, 22. Steff Hughes, 23. Ewan Rosser
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