Il direttore generale sulla crisi di risultati del club: “I momenti difficili sono fatti per essere superati, abbiamo le qualità”. E sulla nomina di Manghi: “L’idea è venuta ad altre società, noi abbiamo detto che ci va bene”
Non è un momento facile per il Petrarca, che dopo aver albergato stabilmente ai piani alti della Serie A Elite negli ultimi anni sta vivendo un periodo di appannamento, nonostante sia comunque al quarto posto e in piena lotta per i playoff: “Due partite perse di fila agli occhi di qualcuno sono una mezza tragedia, ma possiamo pensare a quel che possiamo fare noi, senza scuse o drammi” ha detto Vittorio Munari al Mattino di Padova.
Vittorio Munari sul momento difficile del Petrarca
“Quello che non possiamo affrontare direttamente va tenuto fuori. Arbitraggi, calendari, pause, considerazione del campionato sono argomenti da discutere nelle sedi opportune. Incidono certamente, ma noi siamo una delle società di Serie A Elite e dobbiamo guardare in casa nostra per crescere” ha proseguito il direttore generale del Petrarca.
In relazione a quanto detto da Andrea Marcato nei giorni scorsi (“il momento più difficile dei miei 7 anni da allenatore”) Munari ha spiegato: “Personalmente i momenti più difficili sono stati le sconfitte in finale dello scorso anno e del 2021, anche se capisco cosa vuole dire Marcato. È capo allenatore del Petrarca da 7 anni, ci sono situazione che si logorano e devono essere gestite. E puoi farlo solo con la fiducia della società, che rimane”.
“I momenti di difficoltà sono fatti per essere superati, a partire delle cose che ci stanno limitando” ha proseguito il direttore generale: “Banalmente, potevamo vincere e non lo avevamo fatto. Dobbiamo tornare ad essere vincenti perché abbiamo le qualità per farlo. Lo dico senza critiche a Marcato, che è una persona in gamba e con la fiducia della società. Non dobbiamo farci distrarre da fattori esterni. Certo che avremmo voluto giocare il giorno dopo la sconfitta di Viadana, invece riposiamo per 3 settimane, ma cosa possiamo farci? L’errore è ritenere queste situazioni valide per spiegare un insuccesso, invece bisogna insistere su dove possiamo migliorare”
Munari sulla nomina di Manghi come coordinatore dei club
Munari è intervenuto anche su un altro tema molto caldo: la nomina di Roberto Manghi come portavoce e coordinatore dei 9 club di Serie A Elite per le future proposte da fare alla Fir. “L’idea è venuta ad altre società, noi abbiamo detto che ci va bene” ha spiegato Munari: “Il coordinamento dei club è importante per il futuro del campionato, grazie al cielo adesso c’è chi si occupa di fare i primi passi, che sono i più difficili e importanti”.
“Bisogna evitare dietrologie e antipatie. Che le società del massimo campionato italiano si frequentino e cerchino di trovare denominatori comuni, nella povertà dell’organizzazione generale, ora è indispensabile” ha concluso Munari.
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