Oggi, martedì 16 gennaio, usciranno le prime convocazioni per l’inizio del Sei Nazioni 2024
Il prossimo 3 febbraio, davanti al proprio pubblico allo Stadio Olimpico di Roma, l’Italia scenderà in campo contro l’Inghilterra per dare inizio al suo Sei Nazioni 2024 e, soprattutto, ad un nuovo ciclo della sua storia.
Un ciclo che sarà guidato dal nuovo tecnico degli Azzurri, Gonzalo Quesada. Proprio oggi, martedì 16 gennaio, il ct annuncerà il suo primo elenco di convocati, il gruppo di giocatori che sarà chiamato a preparare le sfide con l’Inghilterra e l’Irlanda.
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Italia, coach Quesada: “Non mi interessa tanto un gioco divertente, ma quello competitivo”
L’annuncio è atteso per oggi pomeriggio, intorno alle ore 16 secondo quanto appreso dalla Fir. In attesa di conoscere effettivamente i loro nomi, in un’interessante intervista a la Repubblica coach Quesada ha anticipato alcuni dettagli riguardo alle scelte che effettuerà e al gioco che ha intenzione di proporre.
“Il tempo non è stato molto, il calendario ci obbliga a essere realisti. Cominciamo con l’Inghilterra, che è appena arrivata terza ai Mondiali riguadagnando fiducia dopo un periodo difficile. Poi andiamo in Irlanda e Francia, ad affrontare squadre che giocano da anni ad un livello straordinario”.
“Ho un progetto chiaro in mente e ci arriveremo progressivamente. Niente proclami, ma se avremo subito una conquista solida e una difesa efficace non sarà un sogno fare risultati già in questo torneo.”
Al quotidiano romano coach Quesada ha dichiarato alcune situazioni di gioco su cui ha iniziato subito a lavorare, sin dal primo raduno di Verona. Dall’importanza dei calci alla capacità di alternare più opzioni in attacco per non essere prevedibili, fino a ripetere più volte diversi schemi per uscire dalla propria metà campo. “Non mi interessa tanto suscitare simpatia o divertimento: voglio essere competitivo”, ha detto chiaramente il ct.
Su un altro punto coach Quesada è stato chiaro: c’è da aspettarsi la presenza di alcuni giovani esordienti nell’elenco dei convocati, in particolare tra gli avanti. “Il rugby è in continua metamorfosi, però i primi 5 uomini del pacchetto restano fondamentali. Purtroppo non avremo Ferrari, Riccioni e Lamb, appena operati per infortunio. Proveremo dei giovani, anche se un po’ in anticipo rispetto al previsto”.
Il tecnico è comunque soddisfatto del livello del movimento in Italia, soprattutto per quanto stanno facendo vedere le due franchigie: “Si sta lavorando bene, la Nazionale non è un’isola”, ha concluso coach Quesada.
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