Nocera, Rizzoli, Spagnolo, Izekor e Vintcent: 5 talenti che potrebbero dare un grande contributo al nuovo corso azzurro
Come preannunciato la vigilia, l’Italia di Gonzalo Quesada riparte verso il Sei Nazioni 2024 nel segno della continuità. L’ossatura del gruppo dei convocati rimane quella che ha preparato e giocato la Rugby World Cup 2023, con alcuni nuovi innesti e altri importanti ritorni.
In particolare, sono 5 i giocatori esordienti – di cui uno, Vintcent, alla prima convocazione assoluta – scelti dal capo allenatore degli Azzurri. Tutti ragazzi che per vari motivi possono provare a ritagliarsi uno spazio importante in questo Sei Nazioni, e non solo.
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Matteo Nocera
La sua esperienza azzurra finora è stata all’insegna della sfortuna: poteva debuttare nella prima serie di test-match dell’era Crowley nel novembre 2021, ma si è infortunato, e i problemi fisici avuti nel corso di questi 3 anni hanno spesso fatto capolino togliendogli l’opportunità di giocarsi pienamente le sue carte. Quest’anno, Nocera ha finalmente trovato la continuità che gli serviva per ritrovare la maglia azzurra. A destra (causa infortuni di Ferrari e Riccioni) saranno in 3 a giocarsi i 2 posti disponibili in lista gara, e considerando l’esperienza di Pietro Ceccarelli è probabile che il pilone delle Zebre possa contendersi una maglia con il rientrante Zilocchi.
Luca Rizzoli
Il pilone sinistro si è ritagliato tanto spazio con la maglia delle Zebre, ma quasi sempre a partita in corso: una sola presenza da titolare su 11 partite disputate. Però quando serve c’è sempre, e vista la giovane età è uno dei piloni più interessanti in prospettiva azzurra, solido in chiusa e in campo aperto. Nel ruolo, la prima scelta dovrebbe essere l’inamovibile Danilo Fischetti, sempre titolare in azzurro negli ultimi 2 anni: la sfida per il posto da back-up sarà con un altro esordiente, Mirco Spagnolo.
Mirco Spagnolo
Il pilone del Benetton si è preso la ribalta a suon di prestazioni in maglia biancoverde. Dopo qualche titubanza nelle prime uscite, Spagnolo ha acquisito sempre più sicurezza, dimostrandosi una risorsa preziosa soprattutto nel lavoro in campo aperto, con tanti placcaggi e importanti turnover conquistati in giro per il campo. Anche in mischia chiusa, fondamentale dove aveva avuto le maggiori difficoltà a inizio anno – come normale che fosse, visto il livello delle prime linee dell’URC – sta avendo una crescita costante. Anche per lui la sfida per la maglia azzurra potrebbe essere con l’altro esordiente Rizzoli.
Alessandro Izekor
Il suo inizio di stagione al Benetton è stato a dir poco devastante. Un muro in difesa, con la ciliegina sulla torta dei due derby conclusi entrambi come miglior placcatore (14 placcaggi a partita) e un pericolo costante in attacco, non solo grazie alla sua notevole fisicità, ma anche grazie ad una falcata da quattrocentista che porta spesso Bortolami a schierarlo come ala aggiunta al largo. A Treviso deve già fronteggiare la concorrenza di tutte le terze linee convocate in Azzurro, ed è riuscito a raccogliere un minutaggio altissimo finora. Certamente il “salto” al livello internazionale non sarà facile, ma ha tutte le carte in regola per dare il suo contributo alla causa azzurra.
Ross Vintcent
Sono pochi i 21enni che giocano con la sua continuità in Premiership. Vintcent sta avendo un percorso da predestinato: protagonista nell’under 20 di Massimo Brunello che nel 2022 ha battuto l’Inghilterra e vinto 3 partite nel Sei Nazioni di categoria, poi capitano nelle Summer Series dello stesso anno, concluse dagli Azzurrini al terzo posto e con altre 3 vittorie (compresi ancora gli inglesi), e poi il trasferimento ad Exeter lo staff ha fatto un lavoro mirato su di lui per farlo crescere. Le prime avvisaglie sono arrivate già nelle amichevoli estive e in Premiership Rugby Cup, dove ha segnato mete a raffica giocando spesso titolare, poi l’esordio in Premiership e in Champions Cup e un utilizzo costante a partita in corso: in totale, quest’anno ha già giocato 15 partite, di cui 5 da titolare. Anche per lui, come per Izekor, il “problema” principale sarà l’ampia concorrenza, ma Vintcent può contare su una qualità non da poco: dietro a Lorenzo Cannone è infatti l’unico numero 8 “puro” della rosa azzurra, e questo potrebbe aiutarlo a scalare le gerarchie.
Francesco Palma
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