Il capitano degli Azzurrini alza l’asticella in vista dell’esordio
Il Sei Nazioni under 20 è pronto ad iniziare, con il suo carico di giovani talenti e l’entusiasmo delle squadre che ogni anno regalano prestazioni interessanti.
L’Italia è reduce da un 2023 vissuto sull’altalena delle emozioni. Prima il terzo posto storico nel Sei Nazioni, poi la Coppa del Mondo in Sudafrica, finita con lo spareggio per mantenere la permanenza nel primo livello.
Ogni stagione però fa storia e sé, dunque il 2024 può essere ancora una volta l’anno buono per scrivere nuove pagine di storia del rugby giovanile italiano.
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Sei Nazioni Under 20, Jacopo Botturi: “Sentiamo la responsabilità di migliorare i risultati dell’Italia”
Quando mancano soltanto tre giorni al calcio d’inizio, è intervenuto il capitano degli Azzurrini Jacopo Botturi, intervistato dai canali ufficiali della F.I.R. a proposito dei temi della partita d’esordio.
“La sto vivendo in maniera tranquilla. Non sento l’ansia da prestazione che potrebbe esserci in questi casi, ed è merito del gruppo: percepisco la loro stima, quindi diventa tutto più facile”. Ha spiegato il terza linea del Petrarca Padova a proposito del suo ruolo di capitano.
Poi il focus è passato sugli obiettivi generali del torneo. L’Italia non è più una cerentola e ha molti occhi puntati addosso.
“Sentiamo la responsabilità di dover confermare, e se possibile anche migliorare, i risultati ottenuti dall’Under 20 in questi anni, ma è ciò che vogliamo fare. Le aspettative sono molto alte, sia da parte di noi giocatori, sia da parte dello staff. L’obiettivo è sempre quello di migliorare i risultati dell’Italia di anno in anno, cercando di lavorare sulle cose che in precedenza non hanno funzionato”.
Negli ultimi due precedenti al Sei Nazioni, l’Inghilterra ha sofferto non poco l’intraprendenza dell’Italia Under 20. Prima il 6 a 0 con cui gli italiano hanno vinto a Treviso nel 2022, poi il 32 a 25 con cui un anno fa arrivò a Gloucester una sconfitta di misura, comunque addolcita da due punti di bonus. Gli inglesi però adesso non sono più avversari imbattibili.
“È stata una partita un po’ sfortunata, ma che ci ha insegnato tanto su come affrontare poi le sfide successive, imparando dagli errori che abbiamo fatto. Dopo quella partita abbiamo lavorato tanto anche sull’analisi video, proprio per migliorare il più possibile”.
Il bilancio del 2023 e i nuovi arrivati in Azzurro
“Sicuramente il Mondiale poteva andare in maniera diversa – prosegue Botturi – la partita con l’Argentina purtroppo è stata condizionata dal cartellino rosso: ci ha scombussolati e siamo andati giù di testa. Contro Georgia e Fiji potevamo fare meglio soprattutto a livello mentale, e ancora adesso rimpiangiamo quelle due partite. Riassumendo, il problema è stato più mentale che tecnico, ma sono tutti insegnamenti che possiamo applicare adesso”.
Infine un occhio ai nuovi entrati nel gruppo allenato da Massimo Brunello.
“Devo dire che sono tutti delle risorse importanti. Gritti e Redondi sono un ottimo aiuto nella gestione della touche, Giacomo Milano è fisicamente forte, e anche Zanandrea ci darà maggiore fisicità nei trequarti, ma alla fine tutti i nuovi arrivi possono darci una grande mano”.
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