La saga prosegue con Posolo Tuilagi, figlio di Henry Tuilagi
L’esordio di Posolo Tuilagi con la nazionale francese ha ufficialmente decretato che il seconda linea classe 2004 è il settimo giocatore della famiglia a mettere piede nel duro palcoscenico del rugby internazionale.
Una dinastia che nasce con Fereti ‘Freddie’ Tuilagi, il più grande di sette fratelli (arrivato in Europa a fine anni 90) che nel corso delle stagioni agonsitiche hanno saputo farsi spazio nei maggiori campionati professionistici.
Accanto a lui sono emersi atleti come Henry Tuilagi, brutale numero 8 del Perpignan nonchè padre di Posolo, Alesana Tuilagi potente trequarti ala dei Leicester Tigers e Manu Tuilagi, trequarti centro dei Sale Sharks e della nazionale inglese.
Insieme a loro ci sono anche altri tre fratelli, forse meno noti, ma tutti capaci di indossare la maglia di Samoa al pari di Fereti, Henry e Alesana. Si tratta di Anitelea Tuilagi, centro/ala con lunghi trascorsi in Inghilterra e di Sanele Vavae Tuilagi, seconda linea per molti anni protagonista nel campionato di Pro D2.
Piccola curiosità: Henry ed Alesana fecero il loro ingresso nel professionismo in Italia nel 2002 quando indossarono i colori giallo blu dell’Overmach Rugby Parma nell’allora Super 10.
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Il settimo sigillo della famiglia Tuilagi
Il debutto di Posolo con i Bleus consente ai Tuilagi di fregarsi di un record probabilmente unico: la famiglia isolana adesso ha rappresentato 3 nazionali maggiori diverse: Samoa, Inghilterra e Francia.
Il giovane colosso del Perpignan è nato nelle Isole Samoa e vive in Francia da quando aveva tre anni. Grazie ad un fisico imponente (194 cm x 149 kg) ha subito dimostrato di essere pronto per il livello del Sei Nazioni.
Nonostante sia ancora in età per giocare nella categoria under 20, la forza fisica e la voglia di emergere sono tutte dalla sua parte e lo ha dimostrato nel secondo tempo di Francia-Irlanda.
Se nel corso del Torneo 2024 Manu Tuilagi riuscisse a rientrare dall’infortunio ed essere convocabile nei ranghi dell’Inghilterra, potrebbe verificarsi una singolare sfida tra zio e nipote in occasione del match tra Francia e Irlanda del 16 marzo.
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