L’ala degli Azzurrini e del Vicenza: “Perdere di un punto fa sempre arrabbiare, ma con la Francia servirà più possesso per non concedere troppe occasioni”
Una serata indimenticabile, anche se resa amara da una sconfitta (23-22) forse immeritata: Marco Scalabrin difficilmente dimenticherà questo Irlanda-Italia Under 20, nel quale ha segnato 2 mete e ha contribuito a quella di Gritti. Dal giorno dopo, al di là del risultato, tutta Europa parlava solo della prestazione mostruosa dell’ala del Vicenza, che però mantiene i piedi ben saldi a terra.
“È stata una cosa bellissima, ma alla fine è una singola partita. Non mi piace montarmi la testa con queste cose, sono felice della mia prestazione ma so che è tutto momentaneo. Il mio obiettivo deve essere quello di fare sempre prestazioni così” ha detto Scalabrin ai canali ufficiali della FIR.
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Parlando del match contro i campioni del mondo della Francia, l’ala degli Azzurrini ha ben chiaro cosa servirà: “Vogliamo confermare la prestazione della partita contro l’Irlanda, anche se perdere di un punto fa sempre arrabbiare. Dobbiamo migliorare ancora perché con gli irlandesi ci è mancato il possesso, e loro hanno avuto tante possibilità per attaccare. Di conseguenza, abbiamo commesso troppi falli in difesa concedendo tante occasioni”.
Finora, si sono viste due squadre ben diverse. L’Italia di Treviso che ha perso con l’Inghilterra è sembrata la brutta copia di quella vista negli ultimi anni, ma gli Azzurrini si sono subito riscattati tornando competitivi contro un’Irlanda che ha livello giovanile vince il Sei Nazioni da 3 anni, con tanto di Grande Slam.
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“Non vogliamo ripetere gli errori fatti con l’Inghilterra, ma allo stesso tempo vogliamo dimostrare che quello che abbiamo fatto vedere in Irlanda non è stato un caso e mantenere lo stesso livello” ha spiegato Scalabrin: “Sappiamo che affronteremo un’altra squadra fortissima, così come lo era Irlanda. La Francia è campione del mondo in carica e per certi aspetti ha un gioco simile a quello irlandese, soprattutto a livello fisico, anche se tende ad allargare di più il pallone”.
Infine, Scalabrin ha anche raccontato quando e come ha iniziato a giocare a rugby: “È stato amore a prima vista. Ho iniziato a 6 anni. Facevo già sport perché avevo fatto un anno di calcio, ma non mi trovavo particolarmente bene. Mio fratello giocava già a rugby e ho deciso di seguirlo, sono andato al Rugby Riviera, dove abito io, e lì è cambiato tutto. Sono stato lì fino a quando non sono entrato nell’Accademia di Treviso e nel Benetton under 19. Da quest’anno gioco ai Rangers Vicenza”.
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