L’ex centro della Nazionale ha parlato di rugby moderno, Sei Nazioni 2024 e di un bel ricordo personale
Andrea Masi, 95 caps con la Nazionale azzurra, ha parlato in un’intervista apparsa sul sito ufficiale del Sei Nazioni a 360 gradi di Italia, Sei Nazioni e del premio “Player of the Championship” ricevuto nel 2011.
L’ex centro di L’Aquila, Viadana, Biarritz, Racing 92, Aironi e Wasps, ex allenatore del Benetton Rugby e attualmente coach dell’attacco di Tolone, ha ricordato quel premio come un momento bellissimo: “Arrivammo ultimi in quel Sei Nazioni, ma per me fu una grande soddisfazione essere riconosciuto come miglior giocatore del torneo”. Alla domanda a chi darebbe oggi il premio, l’ex estremo azzurro ha risposto così: “Direi probabilmente un giocatore irlandese. Ce ne sono tanti, ma forse uno che mi ha colpito particolarmente è Caelan Doris”.
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L’evoluzione del gioco del rugby
“Circa il 90% delle mete segnate sinora vengono da gioco organizzato e solo 4 su 32 sono nate da momenti destrutturati. Tutto oggi è costruito e nulla dettato dal caso. Ci sono certamente pure aspetti che andranno rivisti, la cosiddetta legge Dupont in Francia la fanno praticamente tutti, noi a Tolone compresi, ma va rivista perché sta togliendo un po’ la bellezza di provare ad attaccare” ha dichiarato l’allenatore aquilano.
La scelta di Antoine Dupont
In Francia c’è si divide a favore della scelta del mediano di mischia del Tolosa di dedicarsi al Seven e chi lo critica: “Il rugby Oltralpe è lo sport numero uno ed è naturale si crei un grosso dibattito attorno a tutte le vicende, la sua rimane una scelta che dev’essere rispettata. Vuole mettersi alla prova in una disciplina diversa e con l’idea delle Olimpiadi oltretutto in casa. Ha inoltre già vinto praticamente tutto nel rugby a 15, per cui la vedo come una scelta molto condivisibile e probabilmente, avendo potuto, avrei fatto lo stesso al suo posto”.
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Come arriva l’Italia al match con la Francia?
Secondo l’attuale allenatore dei trequarti del Tolone, gli azzurri hanno mostrato cose positive nelle prime due partite e aggiunge: “L’Italia è una squadra che deve provare a dominare l’avversario ma per farlo deve avere il possesso, cosa che invece è mancata contro l’Irlanda. Se hai il 40% di possesso contro una delle squadre più forti nel panorama della palla ovale, è logico che poi tutto è in salita”.
La Francia però non sta attraversando un bel periodo, nonostante venga da una vittoria con la Scozia: Vedo un talento enorme. Hanno cambiato allenatori di avanti ed attacco e quindi sarà senz’altro necessario un po’ di rodaggio, avranno bisogno di tempo prima di iniziare a performare sul serio. Manca un giocatore fondamentale (Dupont), che fa la differenza in qualsiasi momento ed è capace di sbloccare situazioni dal nulla. Oggettivamente la sua è un’assenza importante e, senza di lui, si sono viste tutte le possibili lacune” ha concluso Andrea Masi.
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