Le parole del fischietto italiano prima del suo esordio
Andrea Piardi sarà il primo arbitro italiano a dirigere una partita del Sei Nazioni quando entrerà sul prato dell’Aviva Stadium di Dublino nel pomeriggio di sabato 24 febbraio, per dare il fischio d’avvio a Irlanda-Galles, gara del terzo turno dell’edizione 2024 del Torneo.
“Sono felice e soddisfatto per me, per la mia famiglia, per la mia compagna e per tutti i ragazzi e le ragazze che sono arbitri in Italia. Mi fa sentire soddisfatto del percorso che mi ha portato a diventare il primo arbitro italiano al Sei Nazioni” ha detto in una video-intervista al sito ufficiale di World Rugby.
“Era una barriera da infrangere quella di avere un arbitro italiano al Sei Nazioni. Tutti gli arbitri italiani hanno sperato che questa designazione prima o poi arrivasse. Per cui è una grande gioia per tutto il movimento, per la federazione e per i tifosi.”
“Ho iniziato a arbitrare grazie al mio amico e compagno di squadra Gianluca Gnecchi, giocavamo insieme, mi ha iniziato a quella che poi è diventata la mia carriera – racconta Piardi – Ci sono diversi modelli che mi hanno aiutato a diventare un arbitro professionista. Fra tutti nel passato Alain Rolland, Steve Walsh e molti altri. Ben O’Keeffe mi ha aiutato a crescere in tutti gli aspetti dell’arbitraggio e dal punto di vista umano.”
Leggi anche: Gonzalo Quesada: “L’Italia è in ritardo in confronto alle altre, deve lavorare sodo per recuperare”
“La cosa che mi piace di più è quella di avere una prospettiva molto diversa sulla partita di quella che avevo da giocatore. Mi permette di avere un occhio diverso su tutte le azioni e su come guardare una partita di rugby. Può un punto di vista esterno ma è molto più ravvicinato di quanto possa sembrare.”
“La parte più difficile è rimanere continui per tutti gli 80 minuti, lavorando sotto pressione, a volte in un ambiente ostile. Per farlo non dobbiamo essere da soli ma creare un team attorno a noi.”
“Il mio obiettivo quest’anno è far bene la partita del Sei Nazioni e di affermarmi come arbitro a questo livello, il più alto possibile. Cercare di dimostrare a me stesso e agli altri di poter rimanere a questo livello e ambire a partite sempre più importanti.”
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.