Il tecnico e il capitano degli Azzurri hanno detto la loro in conferenza stampa
LILLE – Al termine della partita Francia-Italia, finita con un pareggio sì storico ma che poteva essere una vittoria ancor più storica, la domanda vera è una sola per il tecnico Gonzalo Quesada e per il capitano Michele Lamaro una volta presenti per la conferenza stampa post-partita: “C’è più rammarico per il mancato successo oppure più soddisfazione per il risultato?”
Lamaro non ha dubbi: “Rammarico”. Quesada invece è sorridente e argomenta: “Eravamo contro una squadra sotto pressione, che doveva vincere e che in questi casi fa male. Conosco bene, anche per i miei trascorsi, il valore della Francia, la sua potenza e capacità, e quanta fatica si debba fare anche solo per pareggiare con loro. Noi dobbiamo sempre lavorare per migliorare, stavolta abbiamo mostrato un volto migliore di quello visto contro l’Inghilterra e l’Irlanda. Non è un palo fuori o un palo dentro che cambia la mia analisi, per questo sono molto orgoglioso della squadra”.
Quesada ha poi proseguito: “La difesa nel primo tempo non è stata un miracolo, è il risultato meritato per giocatori che hanno lavorato e difeso con molta disciplina, con molto coraggio, consapevoli che possiamo fare questi livelli di sforzi. Al termine della prima frazione ci siamo detti queste cose: ‘Ottima la difesa ma adesso dobbiamo essere più pazienti con la palla, tenere i possessi e giocare più nella larghezza, obbligare la loro difesa a coprire tutta la linea’. Poi siamo rientrati in campo e abbiamo saputo la decisione sull’espulsione di Danty, ma questo non toglie nulla alla nostra prestazione”.
“Mi sento molto meglio che dopo le partite con l’Inghilterra e l’Irlanda perché stavolta abbiamo messo in campo ben di più, dimostrando il lavoro che abbiamo fatto in settimana”.
Alla domanda se l’Italia attacca ancora dai propri 22, come in occasione dell’azione che ha portato alla meta di Capuozzo, prende la parola Lamaro: “L’idea che il coach ha portato è quella di dover essere ancora più imprevedibili. Prima avevamo soltanto un’opzione, quella di giocare veramente tutto. Ora se ci capita un’occasione simile abbiamo piena libertà di farlo, il nostro DNA non cambia: le opportunità dobbiamo prendercele, sia col gioco al piede sia con la palla in mano”.
Il capitano dell’Italia poi ha proseguito: “Sicuramente abbiamo avuto difficoltà ad uscire dal nostro campo nel primo tempo e questo ha permesso alla Francia di applicare pressione su di noi. Nonostante ciò siamo stati bravi a difendere in maniera secondo me eccezionale e restare in partita. Poi una cosa fondamentale è stato aver giocato l’ultimo pallone del primo tempo, non accontentandoci di aver difeso il 10-0 ma aver conquistato il calcio di punizione del 10-3. Sarà stato un dettaglio, ma ha fatto la differenza per caricare noi e poi guadagnarci la superiorità numerica”.
Infine, riguardo alla netta sconfitta con la Francia al Mondiale: “Quella era stata una partita particolare, io rimasi deluso soprattutto della mia prestazione oltre che a quella di squadra. Penso che ognuno di noi avesse qualcosa da dimostrare. Ovviamente non siamo contenti del risultato di oggi ma un ultimo calcio non cambia la prestazione che abbiamo messo in campo. Certo, per 40′ siamo stati con un uomo in più ma abbiamo sfruttato questa situazione, costruendoci le azioni che ci hanno permesso di rimontare. La reazione c’è stata, dimostrando di poterci stare a questo livello e di poter competere per 80′ e alla fine avere anche l’opportunità di vincere”.
Leggi anche: Sei Nazioni 2024: gli highlights del pareggio 13-13 tra Francia e Italia
Matteo Salmoiraghi
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.