Icone del passato e del presente, tanto forti quanto complicate da gestire: ecco i più importanti
Arbitrare è un mestiere difficile: lo sanno bene Nigel Owens e Wayne Barnes, che hanno diretto rispettivamente le finali mondiali del 2015 e del 2023. Oltre a prendere le decisioni giuste, bisogna saper dialogare con i giocatori, spiegarsi bene e non lasciarsi sfuggire di mano le partite più difficili. Come riportato da Ruck.co, che ha raccolto le varie dichiarazioni dei due direttori di gara, ecco i giocatori più difficili da arbitrare nella loro carriera.
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Richie McCaw
Dell’ex capitano degli All Blacks, due volte campione del mondo nel 2011 e nel 2015, Barnes ha detto: “Ha sempre avuto la capacità di porre la domanda giusta al momento giusto. A volte mi sentivo come se stessi perdendo un po’ il controllo. Contrariamente alla credenza popolare, non parlava molto in campo, ma conosceva a fondo le regole e quando faceva una domanda spesso aveva ragione”. Owens ha confermato, aggiungendo: “Se qualcuno dovesse scegliere il più grande giocatore della storia, sarebbe difficile decidere tra lui e Gareth Edwards.”
Dan Biggar
Carattere non facile e grande carisma. Di lui, il connazionale Owens ha detto: “È talmente concentrato e passionale in campo che abbiamo avuto alcuni scontri nel corso degli anni. Devo dire però che ha sempre avuto un atteggiamento rispettoso, e dopo la partita abbiamo sempre bevuto qualcosa e ci siamo fatti una risata”.
Martin Johnson
Leggenda dell’Inghilterra campione del mondo 2003 e capitano dei British&Irish Lions in ben due tour (1997 e 2001), di lui Barnes ha detto: “Sono sempre stato pietrificato da lui. Ho iniziato in Premiership quando lui stava arrivando alla fine della sua carriera. Nel 2003 ero alla mia prima stagione, ricordo che ho dovuto ammonirlo una volta e dissi: “Mi dispiace molto doverlo fare”. Quasi mi sono scusato”.
Austin Healey
51 volte trequarti dell’Inghilterra dal ’97 al 2003, bandiera dei Leicester Tigers e 2 presenze nei Lions. Adesso opinionista di punta della tv inglese: “Il più difficile da arbitrare, definitivamente” ha detto Owens. “Per fortuna l’ho incontrato solo alla fine della sua carriera. Un giocatore meravigliosamente talentuoso, e adesso un ottimo esperto, ma ha sempre avuto molto da dire e ha subito pensato che la cosa non mi piacesse. In realtà mi ha bloccato su Twitter, ma non credo di essere l’unico”.
Maro Itoje
Seconda linea e leader dell’attuale Inghilterra, grandissimo giocatore, ma difficile da gestire: “È uno che gioca al limite, questo è quello che lo rende un giocatore così grande, ma anche difficile da arbitrare. Lo dico con il massimo rispetto” ha detto Owens. “I giocatori più difficili da arbitrare sono i migliori” ha aggiunto Barnes.
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