Il trequarti al ritorno in Azzurro: “È stato speciale, ora dobbiamo restare concentrati nonostante la pressione”
L’ingresso dalla panchina di Leonardo Marin durante l’incontro Francia-Italia, valido per la terza giornata del Sei Nazioni 2024, si è fatto sentire: non solo è stato il suo ritorno con la maglia Azzurra dopo quasi 2 anni (l’ultima volta è stato durante il test match estivo col Portogallo, 25 giugno 2022) ma il giovane trequarti è stato decisivo in diverse situazioni, sia in difesa sia in attacco, prendendo parte all’azione che ha portato alla meta di Ange Capuozzo, a cui ha servito l’assist.
Ora Leonardo Marin è in allenamento col resto del gruppo guidato da Gonzalo Quesada per preparare il rush conclusivo del Sei Nazioni 2024: la partita all’Olimpico con la Scozia e infine il ritorno al Principality Stadium, dove l’Italia ha ottenuto la storica vittoria sul Galles due anni fa, proprio con Marin in campo.
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Il trequarti del Benetton Rugby è stato presente all’incontro odierno con la stampa, parlando del suo ritorno in campo con la Nazionale, della preparazione in vista del match con la Scozia e se il gruppo Azzurro sente un po’ di pressione considerando che si arriva alla fine del Torneo giocandosi le partite forse più “abbordabili”.
“Sì l’ho toccato due volte il pallone – ha esordito Marin parlando dell’azione che ha portato alla meta di Capuozzo – è stata un’azione lunga. Sono entrato come estremo, so che devo mettermi a disposizione della squadra e cercare un po’ di lavoro intorno al campo. In quell’azione ho preso palla sulla destra in fondo e poi ho seguito il gioco finché mi è tornato l’ovale. Ho accelerato perché inizialmente ho visto un buco, son riusciti a placcarmi ma ho sentito Capuozzo che me la chiamava”.
E a proposito del suo ritorno con la maglia dell’Italia: “È stato speciale tornare, considerando tutto il tempo che è passato e le traversie accadute. In particolare è bello averlo potuto fare durante il Sei Nazioni, sono quelle partite che speri sempre di giocare”.
Poi il focus sulla Scozia: “La preparazione è in crescendo rispetto alle tre partite passate, perché cerchiamo sempre di fare uno step in avanti. Con la Francia è andata bene la prestazione difensiva che cercheremo di replicare con la Scozia. In questo caso ci sarà da tenere d’occhio Finn Russell con il suo gioco al piede, quindi un’attenzione in più per tutto il triangolo allargato. Poi in attacco dobbiamo riuscire a mettere in campo il nostro gioco, ma secondo me settimana dopo settimana stiamo facendo dei passi in avanti”.
“Se sentiamo un po’ di pressione? Sappiamo dell’importanza di queste ultime due partite e sentiamo un pochino di pressione, però dobbiamo restare concentrati sul nostro gioco e su quello che dobbiamo portare in campo. Comunque un po’ di pressione c’è, sappiamo bene che sono le ultime due partite, tra cui prima quella con la Scozia in casa all’Olimpico e poi col Galles da loro dove avevamo fatto risultato due anni fa”.
“Con chi potremmo giocarcela di più tra Scozia e Galles? Sicuramente la Scozia tra le due è la più forte, gioca bene ed è in forma. Direi che questo è sotto gli occhi di tutti. Il Galles magari un po’ meno ma rimangono comunque molto solidi e col vantaggio di giocare in casa. Sono partite difficili tutte e due ma possiamo farcela per entrambe”.
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