Il punto di vista del pilone che fotografa la situazione azzurra proiettandosi verso il prossimo impegno
Un rientro in gruppo e in campo atteso e molto solido. Simone Ferrari, dopo l’infortunio alla spalla degli scorsi mesi, è tornato a far parte del gruppo azzurro. Il pilone del Benetton Rugby – 51 caps – ha raccontato al sito della FIR il suo ritorno ripercorrendo quanto successo contro la Francia e proiettandosi all’impegno contro la Scozia.
Italia, Simone Ferrari: il suo punto di vista verso la Scozia
“Appena arrivato – dice il prima linea – ho dovuto imparare in fretta tutti i compiti, ma sono stato aiutato molto dallo staff e dai compagni. Sono molto contento di essere tornato nel gruppo. Dopo l’infortunio non speravo di poter rientrare subito, non mi aspettavo di giocare contro la Francia ma è stato bello. Poi questo weekend ho giocato anche a Treviso quindi mi sento ancora più pronto. Sto ancora recuperando la forma, non sono al 100% ma è normale dopo 3 mesi fuori”.
Sulle sue performance: “L’operazione alla spalla mi ha comunque permesso fin da subito di tornare a lavorare almeno su alcuni aspetti fisici e sulla corsa, quindi dopo un mese dall’infortunio sono comunque tornato a lavorare a Treviso, anche grazie a tutto lo staff che mi ha seguito benissimo. L’obiettivo era quello di ritornare ancora più forte dal punto di vista fisico e abbiamo lavorato tanto per questo. Chiaramente il ritmo partita è sempre diverso dal fitness o dall’allenamento in palestra, e si recupera solo giocando, ma spero di ritrovarlo il prima possibile”.
Verso il prossimo match, quello contro la Scozia: “La Scozia è una squadra a cui piace molto attaccare ed è molto brava a farlo. Hanno una rimessa laterale di altissimo livello, un pack molto ruvido che proverà a pestare duro in mischia, oltre a dei giocatori in grado di fare la differenza al piede come Russell. Sarà importante non farci trovare impreparati. Chiaramente davanti si deciderà gran parte del match, ci aspettiamo una mischia molto solida da parte loro e una touche che proverà a contendere i nostri lanci”.
Sulla mischia: “Ogni tanto si parla di modificare la mischia, ma alla fine è sempre un aspetto molto determinante del gioco. Non siamo sicuramente la mischia più pesante del torneo, alla Coppa del Mondo eravamo una delle più leggere, ma è importante partire e finire bene ed essere precisi in tutto quello che facciamo. La precisione sarà fondamentale, è un’abitudine che si sviluppa in settimana e con l’allenamento, lavorando insieme e affinando i meccanismi”.
Infine un’opinione sui piloni scozzesi: “Schoeman e Zander Fagerson sono dei piloni di grande esperienza internazionale, sono giocatori che vanno studiati bene e affrontati in un certo modo. Abbiamo già iniziato a studiarli, in settimana faremo anche delle prove in mischia dove simuleremo quello che potrebbero fare loro, in modo da arrivare pronti a quello che sarà lo scenario lì davanti”.
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