L’allenatore scozzese sa bene che le residue chance di vittoria del Sei Nazioni passano da Roma
Sabato 9 marzo è in programma il quarto turno del Sei Nazioni 2024. A Roma, di fronte ad uno stadio Olimpico sold out, si scontreranno Italia e Scozia.
Una partita che arriva in un momento di forma positivo per entrambe le squadre. L’Italia, fatta esclusione per la brutta prestazione di Dublino, ha tenuto testa all’Inghilterra e ha pareggiato in Francia, racimolando 3 punti in classifica.
La Scozia, che ha vinto gli ultimi 13 test contro gli Azzurri, ha battuto il Galles a Cardiff, ha perso in casa contro la Francia e poi ha sconfitto l’Inghilterra a Murrayfield. Inseguono in seconda posizione l’ Irlanda leader della classifica e distante sei punti.
Lo staff scozzese ha sostituito l’infortunato Sione Tuipulotu con Cameron Redpath in posizione di centro. Il mediano George Horne prende il posto di Ben Whitetenuto a riposo, mentre Andy Christie entra nel XV mandando in panchina Jamie Ritchie.
A poche ore dal big match ha preso la parola il capo allenatore dei Dark Blues, intervistato dai canali della Federazione Scozzese.
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Scozia, Gregor Townsend:”Giocare in Italia è sempre una sfida”
“Ovviamente dobbiamo essere felici che la squadra abbia battuto l’Inghilterra e mantenuto la Calcutta Cup – ha esordito Townsend – ma in termini di prestazioni, siamo un po’ lontani da ciò che sappiamo di poter offrire. I primi 45 minuti contro il Galles sono probabilmente ancora i migliori che abbiamo giocato.”
Il coach non ha ancora abbandonato del tutto le velleità di vittoria del Torneo, anche se le possibilità di vittoria finale appaiono molto difficili. La Scozia al momento è al sesto posto del ranking mondiale e dopo la trasferta romana volerà a Dublino per l’ultimo atto del Torneo.
“Abbiamo avuto elementi di controllo per gran parte della partita della Francia e per gli ultimi 60 minuti della partita con l’Inghilterra. Ma possiamo fare ancora molto di più. Siamo felici di come i ragazzi si sono allenati ieri, una sessione molto fisica. Anche i non selezionati si sono allenati molto bene e ci hanno davvero messo alla prova. Quindi i ragazzi sono in una buona posizione per sfoderare le loro migliori prestazioni da qui fino alla prossima settimana. Questo è tutto ciò per cui stiamo lavorando”.
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A proposito dell’Italia: “Giocare in Italia è sempre una sfida. Stanno migliorando da un po’ di tempo, lo abbiamo visto l’anno scorso quando a Murrayfield siamo riusciti a vincere solo negli ultimi minuti di gara. È una squadra che è stata molto competitiva contro qualsiasi formazione del Sei Nazioni. Sappiamo che quello con gli Azzurri sarà uno dei nostri più grandi test in questa stagione.”
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