Dopo un primo tempo di sofferenza, Gritti e compagni sistemano le cose prima di dilagare nel finale
Con un’ottima performance, costruita nella ripresa dopo un primo tempo difficile, l’Italia di Massimo Brunello mette a referto la seconda vittoria consecutiva nel Sei Nazioni Under 20 2024. A Monigo infatti gli Azzurri – che salgono così a 10 punti totali in classifica – hanno battuto con lo score di di 47-14 i pari età della Scozia, che al riposo erano andati in vantaggio per 7-14. Ecco la cronaca del match.
Sei Nazioni Under 20: Italia-Scozia, la cronaca del match
La partita a Monigo inizia con grande ritmo. Italia e Scozia si sfidano a viso aperto. Gli Azzurri premono sull’acceleratore, con gli ospiti pronti a rispondere. All’8′ un bel multifase congegnato dai ragazzi di Brunello, sviluppatosi dopo una punizione guadagnata in attacco, trova soddisfazione nel “raccogli e vai” di Gritti (votato alla fine come “Man of the Match”, ndr) che, sotto ai pali, si allunga per andare oltre. Pucciariello converte: si va sul 7-0.
Il match è godibile, anche se con qualche errore, più per mano dei padroni di casa che degli ospiti. Si arriva quasi al 20′, con gli scozzesi che con un calcetto di avanzamento riescono a mettere pressione all’Italia, praticamente a ridosso della linea meta azzurra. Jimenez dispone i suoi pronto a calciare dal box, ma le guardie rivali intuiscono quello che il mediano di mischia vuole fare: lo stoppano. Il pallone rimane lì diventando preda di McVie che si tuffa sull’ovale segnando la meta che Coates converte per il 7-7.
La Scozia si galvanizza tanto in difesa quanto in attacco. Gli Azzurri invece subiscono un po’ il colpo del pari subito. In pochi minuti gli equilibri si rovesciano: prima gli ospiti evitano una meta di Botturi e compagni trovando il modo sotto ai propri pali di causare un “tenuto”, poi sul ribaltamento di fronte riescono a mettere in moto le gambe di Watson che, all’ala, trova lo sprint vincente seminando un paio di avversari per arrivare alla bandierina. C’è la meta e c’è la conversione che vale il 7-14.
Si arriva alla mezz’ora. Botturi deve uscire per il protocollo concussion: rientrerà solo al 39′. La squadra di Brunello non riesce a trovare la propria dimensione: tanto propositiva quando si tratta di avanzare quanto farraginosa nel momento di consolidare il possesso per concludere al meglio le azioni create. La Scozia riesce a contenere bene e poi con il gioco al piede fa diminuire la soglia della pressione trasferendosi lontano dai propri ventidue. Arriva la fine del primo tempo. Si va al riposo di questa partita del Sei Nazioni Under 20: Italia-Scozia 7-14.
La ripresa si apre con il pubblico di Monigo che carica gli Azzurri, i quali provano in tutti i modi a bucare le maglie della rete difensiva scozzese, che però resiste. Dieci minuti vanno in archivio e paradossalmente, un paio di minuti dopo, sull’azione più difendibile di tutte le guardie britanniche intorno al punto d’incontro si addormentano facendosi infilare facilmente dal raccogli e vai di Gritti che, indisturbato, va in meta. Pucciariello addiziona i punti del pareggio sul 14-14, con il TMO che conferma la validità dell’azione.
La marcatura pesante ribalta nuovamente l’inerzia del match. L’Italia torna a spingere con veemenza e i frutti di questa pressione arrivano quasi subito. Ingressi ripetuti nei ventidue rivali: uno propiziato da una punizione guadagnata in mezzo al campo, l’altro ispirato da un meraviglioso calcio 50:22 del subentrato Casilio. Il finale delle azioni è il medesimo: Gasperini sfonda di forza due volte nello spazio di quattro minuti siglando anche lui una doppietta, con Pucciariello che converte in entrambe le chance. Si va sul 28-14, con gli Azzurri certi del punto di bonus offensivo.
Si scollina l’ora di gioco. La marea italiana non si ferma. Altro possesso e altro multifase avanzante e abrasivo in zona punti. Prima la carica degli avanti poi l’ovale allargato per i trequarti: Pucciariello inventa, Belloni – nello spazio – finisce il lavoro. Questa volta manca la conversione, ma il gap comunque si allarga sul 33-14. Monigo applaude convinto apprezzando quanto fatto dai ragazzi di Massimo Brunello.
E’ di fatto l’azione che chiude definitivamente la contesa. Nell’ultimo quarto d’ora la Scozia prova a reagire, ma senza riuscire mai a trovare la via per impensierire l’Italia. E allora a due minuti dalla fine è Scalabrin a salire in cattedra realizzando una meta incredibile grazie a un controllo dell’ovale volante dopo il calcio-passaggio di Casilio. L’ala fa suo il pallone in area di meta andando direttamente a schiacciare. C’è la conversione di Pucciariello. Si va sul 40-14.
Sembra finita, ma non è così. Nell’ultimo minuto di partita la Scozia si ritrova in quattordici per un giallo comminato a Luke Coulston. L’Italia fiuta ancora una chance e al largo con Bini che assiste De Villiers va a segnare nuovamente. Pucciariello anche questa volta non sbaglia. Il match termina: Italia-Scozia 47-14.
Italia: 15 Mirko Belloni, 14 Marco Scalabrin, 13 Ferdinando Fusari, 12 Nicola Bozzo, 11 Francesco Imberti, 10 Martino Pucciariello, 9 Mattia Jimenez, 8 Jacopo Botturi, 7 Luca Bellucci, 6 Cesare Zucconi, 5 Piero Gritti, 4 Mattia Midena, 3 Davide Ascari, 2 Nicholas Gasperini, 1 Sergio Pelliccioli
A disposizione: 16 Vittorio Padoan, 17 Federico Pisani, 18 Marcos Gallorini, 19 Giacomo Milano, 20 Riccardo Paganin, 21 Lorenzo Casilio, 22 Francesco Bini, 23 Patrick De Villiers
Marcatori Italia
Mete: Piero Gritti (8′, 51′), Nicholas Gasperini (56′, 60′), Mirko Belloni (63′), Marco Scalabrin (78′), Patrick De Villiers (80′)
Conversioni: Martino Pucciariello (9′, 52′, 57′, 61′, 79′, 82′)
Punizioni:
Scozia: 15 Jack Hocking, 14 Finlay Doyle, 13 Geordie Gwynn, 12 Findlay Thomson, 11 Fergus Watson, 10 Isaac Coates, 9 Hector Patterson, 8 Tom Currie, 7 Freddy Douglas, 6 Ruaraidh Hart, 5 Ryan Burke, 4 Euan McVie, 3 Callum Norrie, 2 Jerry Blyth-Lafferty, 1 Robbie Deans
A disposizione: 16 Gavin Parry, 17 Callum Smyth, 18 Ryan Whitefield, 19 Luke Coulston, 20 Jonny Morris, 21 Murdoch Lock, 22 Matthew Urwin, 23 Johnny Ventisei
Marcatori Scozia
Mete: Euan McVie (18′), Fergus Watson (26′)
Conversioni: Isaac Coates (19′, 27′)
Punizioni:
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