L’Olimpico chiama gli Azzurri a qualcosa di speciale, ma la squadra di Townsend ha le spalle larghe
Ruggiranno in settantamila sugli spalti dello Stadio Olimpico di Roma quando Angus Gardner soffierà per la prima volta nel suo fischietto alle 15:15, dando il via a una vibrante sfida fra Italia e Scozia, quarta giornata del Sei Nazioni 2024.
Sono circa 15mila i tifosi ospiti che si faranno sentire dagli spalti, ma non mancherà il caloroso e acceso sostegno dei tantissimi italiani accorsi per assistere a una delle partite che gli Azzurri hanno inevitabilmente cerchiato in rosso all’inizio del Torneo per provare ad andare in cerca di un risultato importante.
La Scozia è la squadra battuta più volte tra quelle del Sei Nazioni, ma una vittoria contro di loro manca dal 2015, mentre sono 10 le edizioni passate senza una vittoria della nazionale italiana a Roma. Un digiuno, quello contro l’avversario scozzese, dovuto soprattutto alla grande crescita degli ospiti di giornata nell’ultimo decennio.
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La formazione allenata da Gregor Townsend, che è recentemente divenuto il più longevo capo allenatore della storia del rugby scozzese, ha dimostrato nel corso di questo Torneo di essere l’unica reale concorrente dell’Irlanda. Solo alcuni dettagli non permettono al XV del Cardo di essere ancora in corsa per il Grande Slam o di essere più vicini a una squadra irlandese che a +6 in classifica sembra aver ipotecato il Sei Nazioni: la mancata meta del bonus in Galles dopo un primo tempo chiuso 20-0, i piccoli errori che hanno permesso alla Francia di portare a casa una partita dominata a Murrayfield (e sì, anche quell’ultima meta/non-meta), il pallone calciato fuori contro l’Inghilterra a tempo scaduto, sul +9, con la possibilità di provare a segnare un’ultima meta che avrebbe tenuto più aperto il Torneo.
Proprio in queste sbavature, e nei momenti di bassa tensione che la Scozia ha dimostrato di avere durante le partite, dev’essere brava a incunearsi l’Italia.
Come sempre succede, se gli avversari di giornata porteranno in campo la loro miglior prestazione c’è poco spazio per sognare per gli Azzurri. D’altra parte questa è una Scozia che ha le spalle più larghe di qualsiasi altra affrontata dall’Italia negli ultimi anni. Se però gli ospiti dovessero avere un po’ di sabbia negli ingranaggi, allora il pomeriggio azzurro (e lungo: a proposito, c’è un’iniziativa dei tifosi italiani per cantare Azzurro al 15esimo del primo tempo) potrebbe diventare molto interessante.
La partita passa soprattutto dalla capacità dell’Italia di confermare la prestazione difensiva offerta in Francia contro una squadra che propone un gioco diverso dal one-pass rugby dei transalpini a Lille. Verrà stressata spesso la capacità dei difensori di leggere le situazioni nella zona centrale del campo, ma l’Italia può provare a negare con la propria fisicità il primo avanzamento del pack scozzese, dando così palloni di minor qualità da gestire a Finn Russell.
Contro una squadra che non si è fin qui dimostrata fenomenale in aria, l’Italia potrebbe provare a giocare molti calci contestabili dalla zona tra i propri 22 metri e i 10 avversari, mandando Ioane, Lynagh e Capuozzo a sfidare i dirimpettai, giocatori di altissima qualità ma non sempre impeccabili sulle ricezioni aeree, come dimostrato dall’Inghilterra due settimane fa.
Attenzione alle panchine: chi è uscito dal banco dei sostituti per l’Italia ha fin qui solitamente fatto piuttosto bene, in particolare per quanto riguarda la seconda prima linea. Tuttavia la Scozia ha un ammontare di qualità e di esperienza, oltre a una capacità di impatto fisico importante, che possono davvero consentire loro di finire forte negli ultimi 25/30 minuti.
La diretta televisiva dell’incontro sarà su Cielo, canale 26 del digitale terreste, e su Sky Sport Uno. Diretta streaming su cielotv.it e su NOW.
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori
Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe
Lorenzo Calamai
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