“Abbiamo giocato male, ma perché l’Italia ha fatto molto bene”, parole dell’ex-pilone Peter Wright
“L’Italia ha giocato meglio nel secondo tempo e ha fatto più punti di noi, quindi ovviamente ha meritato il successo”. Queste le parole del tecnico della Scozia Gregor Townsend dopo la sconfitta in trasferta con gli Azzurri. “Pensavo che saremmo venuti fuori nel secondo tempo e che avremmo sistemato i breakdown e fatto punti, ma la meta che avevamo fatta è stata annullata e in seguito siamo stati indisciplinati”.
“Dopo quella meta, abbiamo concesso circa sei penalità di fila, che hanno fatto rientrare l’Italia in partita. I giocatori hanno iniziato bene e finito bene. Abbiamo perso la disciplina e concesso opportunità agli avversari: questo è l’aspetto più deludente”, ha concluso l’allenatore. Una sconfitta che però fa e farà discutere in casa degli Highlanders.
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Non sono mancate alcune critiche a Townsend, ma il bersaglio principale da parte di osservatori e stampa non è tanto lui, quanto la squadra. A BBC Sport si è fatto sentire l’ex pilone scozzese Peter Wright, che non è andato leggero coi commenti.
Scozia, volano gli stracci dopo l’Italia: “Abbiamo buoni giocatori ma non dei leader”
“Abbiamo un buon allenatore, ma abbiamo giocatori che si sottraggono alle loro responsabilità. Sono otto anni che diciamo di essere una buona squadra e non abbiamo ancora conquistato nulla che lo possa dimostrare. Saremo lo zimbello del weekend e questa è la cosa più triste, perché all’Italia va dato tutto il merito. Abbiamo giocato male, ma male perché l’Italia ha giocato molto bene.”
“Ci sono buoni giocatori in campo oggi per la Scozia, ma non ci sono veri leader. Continuiamo a dire che dobbiamo imparare e che impareremo, ma quando impareremo davvero?”, chiude amaramente Wright.
Questo punto di vista è stato ripreso dall’ex capitano dei Sevens della Scozia Colin Gregor, che ha detto: “Quando la situazione si fa difficile tutti iniziano a giocare individualmente. Questo è il segno che non ci sono leader. La Scozia deve essere in grado di resistere alle difficoltà e smettere di subire punti”.
I giocatori infatti sono usciti allo scoperto e si sono assunti la responsabilità della sconfitta nel post-partita, con Huw Jones che ha difeso il capo allenatore della Scozia.
“Siamo tutti al fianco degli allenatori, siamo tutti al fianco di Gregor”, ha detto Jones. “Ci piace il modo in cui vogliamo giocare. Abbiamo un buon piano di gioco; quando lo eseguiamo, è brillante e mettiamo in campo un buon rugby.
“Non credo che oggi sia stata colpa di Gregor, ma di noi giocatori. Non abbiamo eseguito abbastanza bene il nostro piano, l’Italia ha giocato bene e nel secondo tempo ha gestito meglio la partita”.
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