Galles, Warren Gatland: “La squadra ha fame di vincere”

Le parole dell’allenatore dopo l’annuncio della formazione che sfiderà l’Italia

Warren Gatland – ph. Sebastiano Pessina

Lo staff tecnico gallese capeggiato da Warren Gatland ha scelto la formazione che sabato pomeriggio alle ore 15.15 sfiderà l’Italia nell’ultimo turno del Sei Nazioni.

Dopo la sconfitta per 24 a 45 con la Francia tornano nel XV titolare alcune pedine importanti. Per evitare l’onta del cucchiaio di legno vengono inseriti due trequarti di esperienza come Nick Tompkins e George North.

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Oltre alla coppia di centri ritrovano il campo dal primo minuto le prime linee Elliot Dee e Dillon Lewis al posto di Ryan Elias e Kieran Assiratti, non troppo performanti contro i Bleus.

Alex Mann, che bene aveva fatto nelle prime uscite, si fa posto in terza linea e il capitano Daffyd Jenkins torna nel ruolo abituale di seconda linea al posto di Will Rowlands.

Al netto degli infortuni, appare come il miglior Galles possibile. Warren Gatland sa bene che una sconfitta con gli Azzurri significherebbe affrontare le relative critiche dell’esigente opinione pubblica gallese.

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Galles, Warren Gatland:”Accoglieremo la sfida che ci aspetta”

“Questa per noi è una partita importante – ha esordito il coach neozelandese nella conferenza stampa di annuncio della formazione – Sicuramente non vogliamo finire ultimi e la squadra ha fame di vincere. L’Italia ha giocatori di qualità in ogni settore ed è stata brava a cogliere le occasioni che le si sono presentate per rimanere vicina nel punteggio.”

Poi la fotografia sul Galles attuale, un team in deficit di risultati ma non privo di motivazione. “Siamo entusiasti e faremo un passo avanti e accoglieremo la sfida che ci aspetta. Stiamo ancora cercando la miglior prestazione in tutti gli 80 minuti e abbiamo parlato della necessità di essere migliori soprattutto nei grandi appuntamenti”.

Infine Warren Gatland ha messo in guardia i suoi sulle difficoltà extracampo che potrebbero incontrare.

“Comprendiamo che il rugby internazionale ci espone alla pressione esterna e alle aspettative. Si tratta di abbracciare queste cose, continuare il duro lavoro e affrontare l’allenamento per andare in campo ed essere precisi e disciplinati”.

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